Consigliera di parità effettiva

Consigliera di parità della Provincia di Lecce

Campagna carcinoma ovarico consigliera parità

Antonella Pappadà è la Consigliera di parità effettiva della Provincia di Lecce, nominata con Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 22 novembre 2023.

Avvocata, è stata rieletta, nel 2021, consigliera comunale del Comune di Poggiardo, dove attualmente riveste la carica di vicesindaca e assessora con deleghe alle Pari opportunità, ai Diritti civili e alla Cittadinanza, all’Ambiente, al Contenzioso e alle Politiche Comunitarie e alla Comunicazione istituzionale.

E’ segretaria nell’Osservatorio Diritto del Lavoro e della Previdenza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce. Già componente consigliera del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Lecce per due mandati, dal 2015 al 2019 e dal 2019 al 2023.

E’ stata G.O.T, Giudice Onorario, presso il Tribunale di Biella, dove ha svolto attività in procedimenti penali e civili. Ha svolto, inoltre, attività di docenza. Tra gli altri, ha frequentato il Corso di specializzazione sulla Convenzione Europea dei diritti dell’uomo e il corso Corso Biennale della Scuola di Alta Formazione Specialistica dell’Avvocato Internazionalista, superandone l’esame finale, organizzati entrambi da Unione Forense per la Tutela dei Diritti Umani, in convenzione con la Scuola Superiore dell’Avvocatura.

Negli anni, si è formata ed ha acquisito esperienza sulle tematiche legate alla condizione della donna, alla famiglia e ai minori, e ai diritti umani, alle procedure di contrasto e di prevenzione della violenza di genere ed al superamento degli stereotipi legati al genere, diventando, in particolare, esperta in materia antidiscriminatoria di genere (da ottobre 2022 è inserita nella Short list nazionale delle avvocate senior esperte in materia antidiscriminatoria di genere).

Decreto nomina Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali 

 

 

Consigliera di parità supplente

Per ciascuna Consigliera effettiva è nominata una supplente che agisce su mandato della Consigliera effettiva e in sua sostituzione.

La Consigliera di parità supplente per la Provincia di Lecce è Fernanda Vaglio.

Avvocata, patrocinante in Cassazione e nelle giurisdizioni superiori. Esercita la professione forense con esperienza pluriennale e una particolare attenzione nella materia civilistica per gli ambiti della parità di genere, violenza di genere e diritto di famiglia e nella materia penalistica, ai casi di stalking e violenza di genere.

Cultrice della materia in diritto privato (SSD JUS/01) presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, è inserita, inoltre, nella short list delle avvocate esperte in materia antidiscriminatoria di genere presente nella piattaforma nazionale delle Consigliere di Parità del Ministero del Lavoro.

 

Compiti e funzioni

La Consigliera di parità svolge funzioni di promozione e di controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini nel lavoro.

Nell'esercizio delle sue funzioni ha l'obbligo di segnalare all'autorità giudiziaria i reati di cui viene a conoscenza.

E' nominata con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, su designazione della Provincia, previo espletamento di una procedura di valutazione comparativa.

Il suo mandato dura quattro anni ed è rinnovabile per una sola volta.

 

 

Cosa fa la Consigliera di parità?

  • ricorre in giudizio, anche d’urgenza, all’Autorità giudiziaria contro le discriminazioni di genere, su delega delle lavoratrici e dei lavoratori, in forma totalmente gratuita o nei giudizi promossi direttamente
  • rileva le situazioni di disparità tra i sessi sul lavoro e promuove azioni correttive e di garanzia contro le discriminazioni di genere
  • collabora con le Direzioni territoriali del lavoro per rilevare violazioni alla normativa in materia di parità di genere, promuovere conciliazioni per rimuovere situazioni di discriminazione di genere nel lavoro
  • promuove progetti di azioni positive e individua le risorse comunitarie, nazionali e locali per questo scopo
  • implementa politiche di sviluppo sul territorio in materia di parità di genere
  • sostiene le politiche attive del lavoro e la formazione per la realizzazione della parità di genere
  • collabora con gli Assessorati al lavoro e gli organismi di parità degli enti locali

 

Che cosa vuol dire discriminazione?

Sono discriminazioni nel lavoro, in particolare:

  • qualsiasi disposizione, criterio, atto, patto o comportamento, che produca un effetto pregiudizievole discriminando, anche in via indiretta, lavoratrici e lavoratori in ragione del sesso;
  • le molestie (morali o sessuali) e cioè quei comportamenti indesiderati, posti in essere per ragioni connesse al sesso, che violano la dignità personale e creano un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo
  • ogni trattamento o modifica dell’organizzazione delle condizioni e dei tempi di lavoro che, in ragione del sesso, dell’età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare, dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità, anche adottive, pone o può porre la lavoratrice e il lavoratore in almeno una delle seguenti condizioni:

a) posizione di svantaggio rispetto alla generalità degli altri lavoratori
b) limitazione delle opportunità di partecipazione alla vita o alle scelte aziendali
c) limitazione dell’accesso ai meccanismi di avanzamento e di progressione nella carriera

 

Chi può rivolgersi alla Consigliera di parità?

 

Lavoratrici e lavoratori che subiscono una discriminazione basata sul sesso possono rivolgersi alla Consigliera di Parità, anche per azioni legali:

  • nell’accesso al lavoro
  • nella progressione di carriera
  • nel livello di retribuzione
  • nell’accesso ai corsi di formazione
  • in relazione alla maternità/paternità
  • al rientro dalla maternità/paternità per la richiesta di congedi

 

Organizzazioni sindacali, quando hanno necessità di:

  • intervenire contro le discriminazioni di genere nel lavoro
  • un appoggio sulle vertenze per discriminazione di genere sul lavoro
  • collaborare a progetti di promozione della parità di genere nel lavoro

 

Aziende

  • per contrastare le discriminazioni di genere
  • per diffondere una cultura aziendale e politiche delle risorse umane libere da discriminazioni di genere e pregiudizi, per contribuire alla competitività e al successo dell’impresa
  • per l’accesso ai finanziamenti previsti dal Codice delle Pari Opportunità per l’introduzione di azioni positive
  • per la presentazione di progetti sulla riorganizzazione aziendale e sulla flessibilità in base alla L. 53/2000, al T.U. 151/2001 e alla L. 104/2006
  • per ottenere un contesto aziendale più favorevole a valorizzare tutti i talenti a favore della creatività e innovazione
  • per migliorare la soddisfazione del personale e dei clienti e il clima aziendale, per eliminare le discriminazioni e le tensioni interne

 

Enti

  • per la costituzione del Comitato Unico di Garanzia delle pari opportunità per la valorizzazione del benessere dei lavoratori e contro le discriminazioni (CUG)
  • per l’integrazione della parità di genere nelle politiche dell’Ente
  • per la presentazione del Piano triennale di Azioni Positive (PAP), in base all'art. 15 del D.Lgs 198/2006
  • per migliorare la presenza femminile nel lavoro e favorire i processi di carriera delle donne
  • per contrastare in modo efficace le discriminazioni nel lavoro in base al sesso
  • per promuovere il Piano di coordinamento dei tempi delle città per la conciliazione lavoro/famiglia

 

 

Riferimenti normativi

Legge n. 162 del 5 novembre 2021 (Modifiche al Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al Decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo)

Decreto legislativo 23 maggio 2000 n° 196 (Disciplina dell’attività delle consigliere e dei consiglieri di parità e disposizioni in materia di azioni positive, a norma dell’articolo 47 della Legge 17 maggio 1999, n. 144)

Legge n. 125 del 10 aprile 1991 (Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro)

Contatti

  Palazzo dei Celestini, via Umberto I, 30 - 73100 Lecce
La Consigliera di parità effettiva Antonella Pappadà riceve su appuntamento, ogni giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30.
Per appuntamento contattare l’Ufficio nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 14, giovedì dalle ore 8.30 alle 14 e dalle ore 15 alle 17.30 ai seguenti recapiti 0832. 683432/414, oppure scrivendo una e-mail a consiglierediparita@provincia.le.it

Ufficio

Iuna My
 0832 683. 414
Donatella Angelini
 0832 683.432