Tutto è pronto per l’inaugurazione della Stagione Lirica della Provincia di Lecce - Teatro di Tradizione che festeggia la sua Cinquantesima edizione: venerdì 7 novembre, presso il Teatro Politeama a Lecce, in scena l’attesissima Aida di Giuseppe Verdi.
La Stagione Lirica è realizzata e promossa dall’Ente di Palazzo dei Celestini e si avvale del sostegno del Fondo Nazionale Spettacolo dal vivo (Ministero della Cultura), della Regione Puglia e della Camera di Commercio, nonché della collaborazione, sulla base di un Protocollo sottoscritto per il triennio 2025-2027, di Comune di Lecce, Puglia Culture e Curia arcivescovile.
Il fulcro del cartellone, affidato all’esperienza dei direttori artistici Giandomenico Vaccari e Maurilio Manca, e all’organizzazione del project manager Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance strategica della Provincia di Lecce, è costituito da Aida e Rigoletto di Giuseppe Verdi e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, opere che incarnano in modo eccelso il valore della tradizione lirica italiana, stabilendo una linea di continuità con le realizzazione passate. A queste si aggiungono, in un nuova prospettiva di apertura verso un repertorio sempre più ampio, due titoli di rara esecuzione: Arlecchinata di Antonio Salieri (che forma un dittico inedito con Pagliacci), e Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla.
Quest’anno segna l’inizio del nuovo triennio 2025-2027, in cui si apre una fase di rinnovato impulso per il rilancio del più atteso evento musicale del Salento. La manifestazione sta gradualmente riconquistando una posizione di rilievo nazionale, consolidando la propria importanza per lo sviluppo culturale del territorio salentino, come già avvenuto in passato. Questo progetto, strutturatosi nel corso dei tre anni precedenti, viene ulteriormente ampliato quest’anno, non solo per il numero di spettacoli proposti, ma anche per l’ampiezza del repertorio presentato.
LA PRESENTAZIONE
La Stagione è stata presentata oggi a Palazzo Adorno dal presidente facente funzioni della Provincia di Lecce Fabio Tarantino, dal dirigente del Servizio Governance strategica della Provincia di Lecce e responsabile del progetto Stagione lirica Roberto Serra, dai direttori artistici Giandomenico Vaccari e Maurilio Manca. Presenti anche Antonio Perrone, capo di gabinetto della Provincia di Lecce, Sonia Greco del Teatro Politeama Greco di Lecce, Fredy Franzutti, coreografo e regista, Eraldo Martucci, critico musicale impegnato negli appuntamenti “Ouverture” e gli artisti del cast della prima opera in programma, Aida di Giuseppe Verdi.

LE DICHIARAZIONI

Fabio Tarantino, presidente facente funzioni della Provincia di Lecce: “Il traguardo di 50 anni di Stagione lirica merita attenzione. Come Provincia, con caparbietà e determinazione, abbiamo ripreso un discorso che si era interrotto per anni e siamo riusciti a ridare dignità all’evento per antonomasia del Salento. Un percorso importante attraverso un filo conduttore che ci porta avanti ogni anno con l’impegno di tutti i protagonisti, con il valore educativo di una Stagione che si allarga al pubblico giovanile e con le ricostruzioni storiche e musicali di grande valore a cura dei direttori artistici. Buona Stagione a tutti”.

Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance strategica della Provincia di Lecce e responsabile del progetto Stagione lirica: “Grazie a tutti gli attori culturali del territorio, che ci hanno consentito di ottenere i risultati del triennio concluso e di continuare a lavorare per il nuovo triennio. Con un gran lavoro di squadra, abbiamo raggiunto importanti livelli di riscontro da parte del territorio e di partecipazione della comunità scolastica, coinvolgendo un’ampia platea di studenti che si accostano all’opera lirica grazie al progetto culturale a loro dedicato. La Stagione lirica della Provincia di Lecce conferma la sua centralità sul territorio, soprattutto per la prospettiva di sviluppo culturale che la manifestazione riveste”.

Giandomenico Vaccari, direttore artistico: “Sono 50 anni di Stagione lirica, un bel viaggio nella musica e nel teatro. Quella 2025 é una Stagione caratterizzata da due grandi personaggi e geni del ‘900, Franco Zeffirelli e Astor Piazzolla, a cui idealmente la dedichiamo. Aida è la grande scommessa di Zeffirelli, di cui riportiamo lo straordinario allestimento, un gioiello di scenografia e drammaturgia, una storia d’amore prima che di potere. Maria de Buenos Aires è l’operita-tango, opera da camera, un monologo interiore con tre interpreti, di cui sono regista e che verrà rappresentata la Teatro Apollo. L’auspicio futuro è che la politica in genere continui a promuovere questi progetti, che hanno ottenuto sempre punteggi alti e lusinghieri da parte del Ministero, e continui a credere nel teatro di tradizione, grande strumento anche di occupazione culturale”.

Maurilio Manca, direttori artistico: “Abbiamo voluto incrementare il numero delle produzioni da tre a quattro, con tre nuove produzioni. Grande rilievo è stato dato alla tradizione lirica italiana e la novità è la messa in scena di due titoli di rara esecuzione come Arlecchinata e Maria de Buens Aires. Aida è l’opera che inaugurò il Teatro Politeama il 15 novembre 1884, per questo abbiamo voluto festeggiare i 50 anni della Stagione aprendo con questo capolavoro verdiano, la cui ultima produzione a Lecce risale al 2007. Ospitiamo per la prima volta in Puglia l’allestimento completo messo in scena da Zeffirelli e ripreso dalla regia di Veronica Bolognani”.
AIDA

Titolo d’apertura è Aida, un caposaldo del repertorio operistico verdiano, che da secoli incanta il pubblico globale grazie alla sua straordinaria musica e alla potenza drammatica che esprime. L’opera ( in quattro atti, su libretto di Antonio Ghislanzoni) andrà in scena, al Teatro Politeama Greco, venerdì 7 novembre (ore 20.45) e domenica 9 novembre (ore 18.00). Verrà presentato il prezioso e fortunato allestimento concepito da Franco Zeffirelli (regia e scene) nel 2001 per il Teatro di Busseto, in occasione del centenario verdiano. La rilevanza di questa messinscena, che sarà ospitata per la prima volta in Puglia dopo aver fatto tappa in numerosi teatri italiani ed esteri, è sottolineata dalle parole dello stesso compianto regista toscano, scomparso nel 2019, il quale considerava questa creazione artistica come lo spettacolo d’opera più riuscito e felice da lui realizzato.
L’ambientazione egizia è evocata attraverso statue imponenti e pareti adornate di geroglifici, creando una vasta prospettiva nonostante l’impianto scenografico fosse stato concepito per un palcoscenico di dimensioni contenute. L’allestimento riflette fedelmente lo spirito originale di questo fondamentale lavoro verdiano, che esplora la natura dei grandi conflitti: amorosi e di potere, di sentimento e di ragion di Stato, di vita e di morte, dunque pienamente in sintonia con una tradizione tutta verdiana di temi che hanno contraddistinto tutta la storia del melodramma italiano del XIX secolo. In particolare, il regista evidenzia come elemento fondamentale la forte componente intimista dell’opera, caratterizzata dai contrasti sentimentali dei tre protagonisti (Aida, Amneris, Radamès).
Per l’occasione, la regia di Zeffirelli sarà ripresa da Veronica Bolognani, giovane regista proveniente dall’Arena di Verona, che si avvarrà dei costumi originali disegnati da Anna Anni e delle coreografie adattate da Fredy Franzutti (in scena il Balletto del Sud).
Sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES salirà Alfonso Scarano, mentre il Coro Opera in Puglia e il Coro Lirico di Lecce saranno diretti da Emanuela Aymone.
Il cast è composto da interpreti che da anni calcano le scene dei più grandi teatri italiani ed esteri: Susanna Branchini, interprete del ruolo del titolo; Paolo Lardizzone come Radamès; Carmen Topciu nelle vesti di Amneris; Giuseppe Altomare (Amonasro); Ramaz Chikviladze (Ramfis); Andrea Tabili (Il Re); Gloria Giurgola (Sacerdotessa); Giuseppe Tommaso (Messaggero).

AIDA, LE BIOGRAFIE DEGLI GLI ARTISTI
Alfonso Scarano. Direttore. Ha intrapreso una brillante carriera internazionale dirigendo in Europa, Asia e Sud America un vasto repertorio sinfonico, operistico, di balletto e di musica contemporanea. Le sue recenti apparizioni includono esibizioni al Festival di Lubiana con l'Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Slovena e Rolando Villazon, all'Hangzhou Contemporary Music Festival in Cina con la Zhejiang Symphony Orchestra, alla Filarmonica della Macedonia del Nord a Skopje e all'Orchestra Sinfonica Statale IDSO di Istanbul. Per 13 anni (2011-2024) ha diretto la Thailand Philharmonic Orchestra a Bangkok, dal 2017 al 2024 come Direttore Principale, elevandone il rango a livello internazionale e plasmando un'inconfondibile cultura sonora culminata con il primo acclamato tour europeo tenutosi nel 2022, la registrazione di un CD per Albany Records USA e le apprezzate esecuzioni dal vivo delle sinfonie di Bruckner e Mahler. Tra i precedenti incarichi ricoperti, figurano quello di Direttore principale della Severočeská Filharmonie Teplice (2013-2018), Direttore ospite principale dei Virtuosi di Praga (2000-2010) e Direttore musicale e Direttore d'orchestra del Toscana Opera Festival in Italia (2006-2008). Dirige regolarmente in tutto il mondo orchestre come la Jerusalem Symphony Orchestra in Israele, l’Orquestra Sinfonica de Porto Alegre in Brasile, la New Russia State Symphony Orchestra, e molte altre. Ha collaborato con i più importanti strumentisti e cantanti del panorama mondiale come Mischa Maisky, Mario Brunello, Nikita Boriso-Glebsky, Anton Sorokow, Stefano Bollani, Alexander Toradze, Daniela Dessi, e molti altri. Nell’ambito del repertorio lirico ha diretto La traviata, Nabucco, Rigoletto, Tosca, Madama Butterfly, La bohème, La sonnambula, Don Pasquale, Cavalleria rusticana, Pagliacci, Carmen, Il barbiere di Siviglia, Gianni Schicchi e Le cinesi di Gluck. Molto attivo nell’ambito della musica contemporanea, ha diretto lavori (alcuni in prima esecuzione assoluta) di Aharon Harlap, Gerhard Kaufmann, Narong Prangcharoen, Piyawat Louilarpprasert, Simon Laks, Paolo Ugoletti, Roberto Di Marino, Renato Dionisi, Ede Terényi, Fredrik Osterling, Colin Riley e molti altri. Oltre ai balletti classici (Lago dei cigni, Don Quixote e Raymonda), ha concentrato la sua attenzione sul repertorio del novecento storico dirigendo La giara di Alfredo Casella, Romeo e Giulietta di Prokof’ev e Apollon musagète di Stravinskij. La sua discografia include registrazioni per Tactus, Lupulus, Triart, oltre a diversi CD di musica thailandese registrati con la TPO. Si è laureato con lode in Direzione d'Orchestra (Conservatorio U. Giordano di Foggia), Direzione d'Opera (Accademia Musicale Pescarese), Direzione di Coro (Conservatorio N. Piccinni di Bari) e Tromba (Conservatorio T. Schipa di Lecce). Tra gli impegni futuri, a fine novembre andrà a Istanbul per dirigere la Istanbul State Symphony Orchestra con la quale, nel 2027, festeggerà i suoi dieci anni di collaborazione dirigendo una tournée in Europa (Ljubljana, Budapest, Klagenfurt, etc.); molto presto sarà in Messico, essendo stato nominato Direttore Principale e Artistico della Yucatán Symphony Orchestra. Per la Stagione Lirica di Tradizione di Lecce ha diretto Gianni Schicchi (2009), La giara (2009), Don Pasquale (2011), Lucia di Lammermoor (2022) e La traviata (2023).
Veronica Bolognani. Ripresa della regia di Zeffirelli. Nasce a Trento nel 1990, studia fagotto al Conservatorio Bonporti di Trento. Nel 2012 si laurea in Studi storici e filologico-letterari all'Università degli studi di Trento, successivamente consegue la laurea magistrale in Filologia e critica letteraria. Nel 2016 frequenta il master di regia lirica all'Accademia per l'Opera Italiana di Verona, avendo come docenti Gianfranco De Bosio, Lorenzo Mariani e Quirino Principe. Ha lavorato come assistente alla regia per: La Wally di Catalani (regia Nicola Berloffa) Fondazione Teatri Piacenza, Teatro L. Pavarotti Modena, Teatro del Giglio di Lucca, Così fan tutte di Mozart (regia Marco Gandini) Lugano Art and Culture, Carmen di Bizet (regia Francesco Saponaro) Teatro delle Muse di Ancona, Così fan tutte (regia Nicola Berloffa) Korea National Opera Seoul, Le Villi/Ehi Giò di Puccini/Montalti (regia Francesco Saponaro) Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Firenze, La bohème di Puccini (regia Francesco Saponaro) Teatro San Carlo di Napoli, Andrea Chénier di Giordano (regia Nicola Berloffa) Teatro Luciano Pavarotti, Modena, Fondazione Teatri Piacenza, Teatro Municipale Reggio Emilia, Teatro Alighieri Ravenna, Teatro Regio di Parma, Opéra de Toulon, Teatro lirico di Cagliari, Carmen (regia Nicola Berloffa) Opéra de Saint-Etienne, Carmen (regia Nicola Berloffa) Luglio Musicale Trapanese, Un sopravvissuto di Varsavia di Schönberg (regia Marco Gandini) Teatro Massimo di Palermo, Don Giovanni di Mozart (regia Marco Gandini) Teatro Massimo di Palermo, Cenerentola di Rossini (regia Nicola Berloffa) Teatro L. Pavarotti Modena, Hamlet di Thomas (regia Nicola Berloffa) Opéra de Saint-Etienne, Il tempo sospeso del volo di Sani (regia Stefano Simone Pintor) Fondazione Haydn di Trento e Bolzano, La Gioconda di Ponchielli (regia Filippo Tonon) Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Lirico di Cagliari, Armide di Lully (regia Deda Cristina Colonna) Opera Kameralna di Varsavia, Alfredo il Grande di Donizetti (regia Stefano Simone Pintor) Fondazione Teatro Donizetti Bergamo, Dorian Gray di Franceschini (regia Stefano Simone Pintor) Fondazione Haydn di Trento e Bolzano, Castor et Pollux di Rameau (regia Deda Cristina Colonna) Opera Kameralna di Varsavia, Turandot di Puccini (regia Franco Zeffirelli) Sol Opera Seoul Korea, Elektra di Strauss (regia Yamal Das Irmich) Teatro Filarmonico di Verona. Dal 2022 lavora presso l’Ufficio Regia della Fondazione Arena di Verona in qualità di aiuto regia.
Fredy Franzutti. Coreografo e regista italiano fra i più conosciuti e apprezzati in Italia e all’estero, ospite di diverse realtà di prestigio internazionale fonda nel 1995, a Lecce sua città natale, il “Balletto del Sud” compagnia che dirige e per la quale realizza un vasto repertorio di spettacoli. Inoltre crea per il Teatro “Bolscioj” di Mosca, per il Teatro dell’Opera di Roma, Sofia, Montecarlo, Bilbao, Tirana, Magdeburg e per eventi Rai trasmessi in eurovisione. Cura le danze di opera di produzioni realizzate in Francia, Spagna, Russia e numerose in Italia, tra queste: al R.O.F di Pesaro, alle terme di Caracalla (Aida), al Teatro Lirico di Cagliari, al Bellini di Catania, al Petruzzelli di Bari, al Politeama di Lecce – collaborando con registi come Mauro Avogadro, Mauro Bolognini, Gilbert Deflo, Beppe De Tomasi, Joseph Franconi Lee, Pierfrancesco Maestrini, Pierluigi Pizzi, Luca Ronconi, Flavio Trevisan. Lavora con Beppe Menegatti per la ricostruzione di balletti perduti. Danzano sue coreografie artisti come: Carla Fracci, Lindsay Kemp, Luciana Savignano, Xiomara Reyes, Vladimir Vassiliev. Vittoria Ottolenghi più volte lo segnala come talento della coreografia italiana. Tra i numerosi musicisti, con cui ha collaborato: Lorin Maazel, Ricard Bonynge, Katia Ricciarelli e Francesco Libetta. Autore e regista crea spettacoli dirigendo attori come Pagliai, Pitagora, Albertazzi, Foà, Nero, Lo Monaco. Dirige il film “Se questo è un uomo” interpretato da Placido; l’opera La sonnambula per il Teatro d’Opera de La Coruña. Regia e coreografie dell’opera 800, l’assedio di Otranto di Franco Battiato, per La fanciulla del West, al Teatro Politeama Greco di Lecce, e per la commedia musicale Mille lire al mese di Costanzo, al Teatro Parioli di Roma. Continua la sua attività di direttore del Balletto del Sud e di coreografo ospite creando nuovi spettacoli. Nell’estate del 2025 Franzutti è il coreografo de “La Notte della Taranta”, il concerto popolare in diretta su Raitre. In questi giorni crea le parti coreografiche del film “L’ora di tutti” con la regia di Stefania Rocca.
Nuria Salado Fustè. Prima ballerina. Nasce a Barcellona, in Spagna, dove inizia i suoi studi nella prestigiosa scuola diretta da David Campos. Successivamente è ammessa all’Accademia di balletto di Monaco di Baviera diretta da Konstanze Vernon dove si perfeziona sotto la guida di Kyrrill Melinkow, Michelle e Emerre Dimitri Sokolov. Nel 2008 si diploma con il massimo dei voti. Collabora da subito con l’Het National Ballet di Amsterdam dove danza Lo schiaccianoci nella coreografia di Wayne Eagling. Dal 2009 al 2014 è prima ballerina del balletto di Magdeburg, diretto da Gonzalo Galguera, dove è protagonista degli spettacoli: Lo schiaccianoci, Cenerentola, Don Quixote, Il lago dei cigni, Il grand pax de quatre di Pugni e La Sylphide. È inoltre ospite di altre compagnie in Spagna e in Germania nel ruolo di prima ballerina e solista. Nel 2014 entra nell’organico del Balletto del Sud invitata dal direttore Fredy Franzutti con il ruolo di prima ballerina. Nuria Salado Fustè danza tutti i titoli della compagnia. Nel maggio 2015 è solista ospite dell’opera di Tirana danzando il ruolo di Afrodite nella Fedra di Franzutti. Continua in questi anni la sua carriera danzando nel Balletto del Sud, nelle tournée nazionali e internazionali, e partecipando a galà e spettacoli in Perù e in Spagna. La critica le riconosce talento e merito artistico e il pubblico le esprime consenso con calorosi applausi.
Rosangela Giurgola. Assistente alla regia. Si è laureata con lode in Teatro e Musicologia presso il DAMS dell’Università degli Studi di Roma Tre e ha conseguito il Master di alto perfezionamento in Regia lirica presso l’Accademia per l’Opera italiana di Verona. Si è formata con i registi P. Pizzi, M. Gasparon, L. Muscato, G. De Bosio, V. Hewitt, M. Gandini, E. Marini e con i musicologi Quirino Principe e Mario Tedeschi Turco. Numerose le sue collaborazioni come assistente alla regia in Italia e all’estero (Teatro Anayansi di Panama, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Vespasiano di Rieti, Teatro delle Muse di Ancona, Festival Internazionale dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, Teatro Grande Antico degli Scavi di Pompei, Teatro Politeama Greco di Lecce, Teatro Giordano di Foggia, Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, Teatro Municipale di Piacenza) al fianco di registi quali A. Pizzech, N. De Carolis, F. Saponaro, V. Hewitt, K. Ricciarelli, P. Panizza, E. Stinchelli. Presso il Teatro Nazionale Narodno Pozorizste di Sarajevo ha curato la regia, nel 2013 e nel 2016, dell’evento Concert for Pope in onore del Santo Padre, in diretta nella TV Nazionale. A soli 24 anni ha firmato la regia di Cavalleria rusticana presso il Teatro Argentina di Roma. Tra le altre regie ha curato La traviata, Il trovatore, Rigoletto, Tosca, Bohème, Pagliacci, L’elisir d’amore. Nel 2022 ha curato la ripresa dello spettacolo originale di M. Bauduin Don Pasquale di Donizetti presso il prestigioso Ente Concerti Marilisa De Carolis di Sassari e presso il Teatro Rendano di Cosenza. Nel 2021 ha firmato la mise en éspace dell’opera barocca Le grazie vendicate di A. Caldara, in prima esecuzione assoluta in tempi moderni, presso i giardini del Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 2015 è stata direttore di scena per una tournée in Giappone della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna per l’opera Pagliacci, presso il National Museum di Kyoto e il Castello di Himeji. Dal 2017 è regista collaboratore e direttore di scena per la Stagione Lirica di tradizione della Provincia di Lecce. È fondatrice e direttrice artistica del Centro di Arte Drammatica Spazio Teatro a Trepuzzi, in provincia di Lecce, dove ha curato la regia degli spettacoli Romeo e Giulietta di W. Shakespeare, Gianni Schicchi di G. Forzano, Il giardino dei ciliegi di A. Čechov, Le Troiane di Euripide e la prima assoluta del dramma contemporaneo di F. Rizzo Nera Foglia, spettacolo vincitore del primo premio al concorso nazionale Grand Prix del Teatro 2021.
Emanuela Aymone. Maestro del coro. Nata a Lecce, nel 1988 inizia il percorso che la porterà in pochissimi anni a collaborare stabilmente con numerosi teatri lirici italiani (Grosseto, Benevento, Siracusa, Fermo, Foggia, Viterbo, Massa Marittima, Carrara, Vercelli) dapprima come Maestro collaboratore poi come Maestro rammentatore e Maestro del coro. Ha lavorato ininterrottamente dal 1992 al 2003 per le Stagioni Liriche di Tradizione di Lecce, ricoprendo i ruoli dapprima di Maestro collaboratore e successivamente di Maestro rammentatore, e dal 1996 al 2008 in quelle del Teatro Petruzzelli di Bari, dove attualmente ricopre il ruolo di maestro del coro di voci bianche Vox Juvenes. Dal 1996 al 2010 ha svolto un’intensa attività concertistica con varie compagini corali, con particolare riguardo al repertorio contemporaneo: Hindemith, Rota, Britten, Lloyd Webber, Corghi, Orff, Procaccini. Oltre ai numerosi brani sinfonici eseguiti, si segnalano le frequenti partecipazioni nell’ambito delle stagioni liriche del Teatro Petruzzelli di Bari (Carmen, La bohème, Tosca, Turandot, Werther, L’enfant et le sortilège, Assassinio nella cattedrale), realizzate all’Arena della Vittoria e nei teatri Piccinni e Petruzzelli. Significative le sue collaborazioni con l’Opera di Stato di Istanbul e di Ankara come Maestro del coro, ruolo che ha ricoperto anche nella Stagione Lirica Opera in Puglia (dal 2017 al 2019). Diplomata in Pianoforte, Musica Vocale da Camera e Musica corale e Direzione di Coro è docente da oltre trent’anni, dapprima come accompagnatore al pianoforte, in seguito come titolare della cattedra di Accompagnamento Pianistico presso il Conservatorio di Musica Piccinni di Bari.
Andrea Tabili. Basso, interprete del ruolo del re d’Egitto. Debutta nel 2008 nel Retablo di Maese Pedro al Teatro Bonci di Cesena e ne Il barbiere di Siviglia al Teatro dell’Opera di Stato di Tirana. Si diploma presso il Conservatorio di Milano e collabora con As.Li.Co. per oltre 40 recite di Hansel e Gretel nel ruolo del Padre e per le produzioni di Figlia del Reggimento e Rigoletto. Frequenta l’Accademia Rossiniana di Pesaro ed è tra i vincitori del Concorso di Spoleto, per il Teatro Belli canta in Gianni Schicchi e nel ruolo titolo dell’Alfred di Donatoni. Per il Festival di Montepulciano canta in prima assoluta e in diretta Radio Rai nell’opera di Taglietti Idroscalo Pasolini sotto la direzione di Marco Angius. Canta sotto la direzione dell’autore il ruolo di Petit Verdot nelle Barbatelle di Bakalov per l’Orchestra Verdi di Milano. Per l’Orchestra di Padova e del Veneto canta il Requiem di Fauré. Interpreta in prima assoluta La Filarmonica di Carnini e Romeo e Giulietta di Di Pofi per il 39mo Festival Nuovi Spazi Musicali. Per la fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi canta in Madama Butterfly e in Carmen, titolo poi ripreso dalla Fondazione Rete Lirica delle Marche e a Chieti. Per il teatro delle Muse di Ancona canta in Attila (Leone). Più recentemente ha cantato ne La bohème (Alcindoro e Benoit), Le nozze di Figaro (Bartolo) e Puritani in versione concerto al Teatro Bellini di Catania; Lakmé all’Opera di Stato di Sofia; La traviata al Lirico di Cagliari e Ferrando ne Il trovatore a Chieti.
Carmen Topciu. Mezzosoprano, interprete del ruolo di Amneris. Nata in Romania, si è formata all’Accademia di Musica “Gheorghe Dima” di Cluj-Napoca. Ha vinto numerosi premi in concorsi di canto, intraprendendo dal 2010 una brillante carriera internazionale. Ha debuttato in Italia in un titolo di Rossini, compositore che ha segnato l’inizio della sua carriera: Angelina in La Cenerentola, Isabella ne L’italiana in Algeri e Arsace in Semiramide, nel Teatro Grande di Brescia, Coccia di Novara, San Carlo di Napoli, Alighieri di Ravenna, e altri ancora. È seguita poi l’esplorazione del repertorio belcantistico, con i debutti all’Opera di Sydney nei ruoli di Giovanna Seymour in Anna Bolena e Elisabetta in Maria Stuarda di Donizetti. Ha interpretato Carmen nell’omonima opera di Bizet nei più importanti teatri del mondo: San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Opera di Shanghai, Opera di Sydney, Teatro Principal de Palma. È poi approdata al repertorio verdiano, debuttando come Fenena in Nabucco e Amneris in Aida all’Arena di Verona, al Petruzzelli di Bari, al San Carlo di Napoli, all’Opera di Wiesbaden. Ha interpretato Azucena nel Trovatore nei teatri La Fenice di Venezia, Petruzzelli di Bari, Aalto di Essen, Coccia di Novara, Cervantes di Malaga, Pergolesi di Jesi, ed Eboli in Don Carlo all’Opera di Francoforte. Ha inoltre interpretato Maddalena in Rigoletto al Teatro Regio di Torino e al Teatro Euskalduna di Bilbao. Ha debuttato al Teatro Comunale di Bologna nel ruolo di Santuzza nella Cavalleria Rusticana di Mascagni, in una produzione trasmessa anche dalla televisione e radio RAI. Sempre dal repertorio verista, ha debuttato nel ruolo della Principessa di Bouillon nell’opera Adriana Lecouvreur al Teatro Filarmonico di Verona, ruolo che ha successivamente interpretato anche all’Opera di Sydney e al Teatro dell’Opera Nazionale di Riga. Sempre all’Opera di Sydney ha debuttato nell’unica opera composta da Béla Bartók, Il castello del principe Barbablù, nel ruolo di Judith. In Romania si esibisce come artista ospite presso le Opere Nazionali di Bucarest, Iași, Cluj-Napoca e Costanza, interpretando ruoli come Carmen, Azucena, Eboli e Amneris.
Susanna Branchini. Soprano, interprete del ruolo di Aida. Nata a Roma da padre italiano e madre caraibica si diploma in canto con il massimo dei voti al Conservatorio “Morlacchi” di Perugia. Vincitrice del Concorso Mattia Battistini fa il suo debutto operistico a Roma come Micaela nella Carmen, alla quale seguiranno quelli di Liù in Turandot e Mimì ne La bohème. La sua rapida maturazione vocale le permetterà di affrontare presto un repertorio più incisivo come quello delle eroine verdiane, da Aida, Trovatore e Don Carlo ai ruoli di soprano drammatico d’agilità quali Odabella nell’Attila, Lady nel Macbeth e Abigaille in Nabucco. Ugualmente a suo agio con le eroine pucciniane quali Tosca, Giorgetta nel Tabarro e Suor Angelica e recentemente Turandot (ruolo del titolo), così come nel repertorio verista dove spazia da Pagliacci a Cavalleria Rusticana e Andrea Chénier. Fra i suoi recenti impegni, il Gala Verdi-Wagner all’Arena di Verona al fianco di Placido Domingo diretto dal M° Harding, Tosca al Teatro La Fenice di Venezia, al San Carlo di Napoli, allo Sferisterio di Macerata, al Teatro Petruzzelli di Bari e all’Opera di Roma per la regia di Franco Zeffirelli, Aida all’Arena di Verona diretta dal M° Daniel Oren e a Pechino diretta dal M. Zubin Metha, Lady in Macbeth al Filarmonico di Verona e al Théâtre de Champs Elysée di Parigi con il M. Daniele Gatti per la regia di Mario Martone, Abigaille in Nabucco debuttata all’Arena di Verona e cantata poi al Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Petruzzelli di Bari e al Maggio Musicale Fiorentino; ancora Macbeth a Detroit, Pechino, Salerno diretta da Daniel Oren per la regia di Lina Wertmuller; il Requiem di Verdi a Milano. Protagonista come Turandot al Teatro Lirico di Cagliari. Donna Leonora ne La forza del destino e Madama Butterfly a Tel Aviv diretta dal M. Daniel Oren e una nuova produzione di Macbeth a Lyon. Nabucco e Aida, nuovamente in Arena e Nabucco e Ballo in maschera al Teatro San Carlo di Napoli. Ancora Cavalleria rusticana al Teatro Petruzzelli di Bari e al Teatro San Carlo di Napoli. Si è esibita inoltre a: Savonlinna Opera Festival (Pagliacci), Auditorium de Tenerife (Pagliacci), Opera de Nice (La bohème), Vlaamse Opera di Antwerp (Don Carlo, Aida, Tosca) Hong Kong Opera (Aida), National Center of Performing Arts di Beijing di Pechino (Aida, Macbeth), Teatro Bunkamura di Tokyo, (Pagliacci), Israeli Opera (Turandot) e Mann Auditorium di Tel Aviv (La bohème) con la Israel Philarmonic Orchestra, Theatro Municipal di Sao Paulo (Trovatore), al Theatro Municipal di Rio de Janeiro (Ballo in Maschera), Opera de Lyon e Theatre Champs Elysée de Paris (Macbeth). Sotto la guida di direttori quali: Maurizio Arena, Maurizio Barbacini, Niksa Baresza, Andrea Battistoni, Maurizio Benini, Jader Bignamini, Giampaolo Bisanti, Massimo De Bernart, Gianluigi Gelmetti, Marco Guidarini, Julian Kovatchev, Vladimir Jurowski, Günther Neuhold, Riccardo Muti, Daniel Oren, Stefano Ranzani, Donato Renzetti, Omer Meir Wellber, e registi quali: Giancarlo Del Monaco, Renzo Giacchieri, Peter Konwitschny, Pier Francesco Maestrini, Lorenzo Mariani, Francesco Micheli, Franco Ripa di Meana, Ivan Stefanutti, Franco Zeffirelli.
Paolo Lardizzone. Tenore, interprete di Radamès. Nato a Catania, ha iniziato lo studio del canto lirico nel 2005 perfezionandosi presso l’Accademia "Beniamino Gigli" di Recanati, con il M° Giorgio Merighi, il M° Renato Bruson presso il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e la soprano Fiorenza Cossotto. Ha debuttato in Italia nel 2007 come Manrico nel Trovatore di Verdi per il Festival del Castello Sforzesco di Milano e poi come Duca di Mantova in Rigoletto. Dal 2007 al 2012 ha interpretato moltissimi ruoli ma è nel 2013 che inizia la sua carriera a livello internazionale cantando in molti teatri d’opera e festival internazionali, soprattutto in Europa Orientale e Asia. Interpreta Cavaradossi (Tosca) per l’Ente Luglio Musicale Trapanese, il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto; il Duca di Mantova (Rigoletto) al Teatro Comunale di Varese e all'Open Opera di Plovdiv; Edgardo (Lucia di Lammermoor) al Teatro Masini di Faenza; Enzo Grimaldo (La Gioconda), Compare Turiddu (Cavalleria rusticana) e Canio (Pagliacci), Fernand (La favorita) alla Štátna Opera di Banská Bystrica; Pollione (Norma) all'Opera Krakowska a Kraków; Pinkerton (Madama Butterfly) per la National Polish Opera di Warsaw; Edgar (Edgar, che gli vale la nomination al Premio "Thálie" come miglior cantante lirico della Repubblica Ceca); Calaf (Turandot) alla Ekaterinburg State Academic Opera and Ballet Theatre, per l'Astana Opera e al Bangkok Festival of Dance and Music; Renato De Grieaux (Manon Lescaut) per il Teatro del Giglio di Lucca (con repliche anche al Teatro Pavarotti/Freni di Modena); Faust (Mefistofele) Teatro Pavarotti Freni di Modena; Don Carlo (Don Carlo) Teatro Municipale di Piacenza. Nel 2024 debutta nei panni di Don José nella Carmen di Zeffirelli della Fondazione Arena di Verona sotto la direzione di Daniel Oren e di nuovo nel 2025 questa volta diretto da Francesco Ivan Ciampa.
Ramaz Chikviladze. Basso, interprete del ruolo di Ramfis. Nasce nel 1973 in Georgia. Dopo i suoi studi è solista all’Opera di Tbilisi, all’Opera Ghelikon di Mosca e all’Opera di Ekaterinburg. Nel 2001 debutta il ruolo del Commendatore nel Don Giovanni di Mozart al Decimo Festival d'Osimo e debutta in Italia al Festival della Valle d'Itria. Interpreta ruoli come Sarastro nello Zauberflöte e Masetto nel Don Giovanni di Mozart; Il Sacerdote nella Tosca di Puccini; Il Re nell’Aida, Sparafucile e Monterone nel Rigoletto e Banco nel Macbeth di Verdi; Gremin nell’Onegin di Tchaikowsky. Dalla stagione 2003/4 entra a far parte dell’Ensemble dell’Opera Studio di Monaco. Canta Don Prudenzio nel Viaggio a Reims al Rossini Opera Festival di Pesaro, diretto da Alberto Zedda. Nel 2004 si esibisce nel ruolo di Mandarino in Turandot a Montpellier, dove interpreta anche il ruolo di Zweiter soldat in Salomè nel 2005. Nel 2006 canta Sarastro al Reims Grand Théâtre e, ingaggiato dall’Opera di Dortmund, debutta i ruoli di Leporello, Sarastro. Nel 2007 è all’Opera di Bonn, dove debutta i seguenti ruoli: Leporello, Sarastro, Commendatore, Attila, Zaccaria, Sparafucile, Monterone, Tom, Don Bartolo, Osmin, Fafner, Mefistofele, Zar Dodon. Nel 2011 canta al Massimo di Palermo in The Greek Passion (Priest Fotis) e Turandot, e al Massimo Bellini di Catania nel Rigoletto come Sparafucile. Nel 2012, ha cantato Zio Bonzo in Madama Butterfly al Massimo di Palermo, che ripete a Nizza nel 2013, e Turandot al Carlo Felice di Genova. Dal 2015 debutta al Massimo di Palermo Timur nella Turandot, Fotis nella Greek Passion, Zio Bonzo nella Butterfly, a Genova Timur, Mefistofele nel Faust a Modena e circuito emiliano, Sparafucile a Catania, Modena e circuito emiliano, Wurm nella Luisa Miller ad Amburgo, Hunding in Die Walkirie a Bari. Nel 2020/21 debutta Sarastro al San Carlo di Napoli, Grande Inquisitore a Modena ed è Ramfis nell’Aida a Bari.
Giuseppe Altomare. Baritono, interprete del ruolo di Amonasro. Inizia gli studi musicali dopo la laurea in Scienze Politiche, presso la Hochschule Mozarteum di Salisburgo con Ralph Knoll. Prosegue poi a studiare con Iris Adami Corradetti, Pier Miranda Ferraro, Franco Corelli, Carlo Bergonzi e con Silvano Carroli. La sua carriera internazionale inizia col debutto come protagonista nel Gianni Schicchi al 39mo Festival Puccini di Torre del Lago, e segue con tutti i maggiori ruoli baritonali (Nabucco, La traviata, Il trovatore, La bohème, Pagliacci, Un ballo in maschera, Otello, Rigoletto, Macbeth, Tosca, Simone Boccanegra, Don Giovanni). Tuttora ha al suo attivo più di sessanta ruoli protagonisti. Ha calcato alcuni fra i palcoscenici più prestigiosi: Scala, Bellas Artes di Città del Messico, Seattle Opera, Teatro del Cremlino, Teatro del Maggio Musicale, Fenice di Venezia, Opera di Roma, Massimo di Palermo, Opera di Budapest, solo per citarne alcuni. Ha collaborato con importanti direttori d'orchestra tra i quali: G. Gavazzeni, A. Campori, M. de Bernard, G. Kuhn, S. Ranzani, A. Guingal, F. Luisi, B. Bartoletti, R. Abbado, D. Callegari, D. Oren, D. Renzetti, Z. Metha e R. Muti. Tra i registi con cui ha lavorato: Pippo Di Stefano; F. Crivelli; H. Brockhaus; A. Fassini; G. Montaldo; L. Dodin; R. Carsen; L. Cavani; P. L. Pizzi; F. Zeffirelli. La sua discografia comprende DVD e CD di Macbeth per la Naxos, DVD di Carmen come Escamillo per la Kikko Music, Dialogues des Carmelites per la TDK, Il re di Giordano per la Bongiovanni, Linda di Chamonix per la Dynamic, Assassinio nella cattedrale di Pizzetti con la Sony e, sempre con la Dynamic, un nuovo Macbeth con la regia di Dario Argento.
Gloria Giurgola. Soprano, interprete del ruolo della sacerdotessa. Ha iniziato lo studio del canto lirico a tredici anni con M. Cananà proseguendolo con M. Dragoni. Ha studiato presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma per poi frequentare nel 2016 l’Opera(E)Studio dell’Opera de Tenerife (Spagna) e l’Opera Studio del De Nationale Opera di Amsterdam (Olanda) nella Stagione 2018-2019. Ha frequentato Masterclass ed è vincitrice di numerosi concorsi tra cui: Tullio Serafin (2021), Magliano Città della Musica (2021), Premio Ricci (2020), Città di Ravello (2020), 69° Concorso Europeo AsLiCo (2018), Ottavio Ziino (2015), Vincenzo Bellini (2014), Roma Music Festival Competition (2014), Tommaso Traetta (2013), Simone Alaimo (2012). Dal 2009 collabora con diversi importanti enti lirici italiani ed esteri, tra cui Bregenzer Festspiele (Austria), De Nationale Opera (Olanda), Nederlandse Reisopera (Olanda), Opera de Tenerife (Spagna), Immling Festival (Germania), Narodno pozoriste Sarajevo (Bosnia Erzegovina), Teatro Olimpico di Vicenza, Orchestra della Magna Grecia di Taranto, Teatro Sociale di Como, Teatro delle Muse di Ancona, Teatro Politeama Greco di Lecce, Teatro Comunale di Treviso, Teatro Argentina di Roma, Teatro della Pergola di Firenze, Teatro Umberto Giordano di Foggia e il Teatro Vespasiano di Rieti. Ha debuttato Armida (Rinaldo), Musetta (La bohème), Norina (Don Pasquale), Gilda (Rigoletto), Adina (L’elisir d’amore), Frasquita (Carmen), Clorinda (La cenerentola), Arianna (L'Arianna), La Voce dal Cielo (Don Carlo), Barena (Jenůfa), Arbate (Mitridate, re di Ponto), Annina (La traviata), Berta (Il barbiere di Siviglia), La Contessa di Ceprano (Rigoletto), Puella Judaica (Juditha Triumphans). Ha debuttato al Teatro Coccia di Novara in cui sarà nuovamente Musetta ne La bohème di Puccini diretta da J. Gomez e con la regia di M. Gandini. Vincitrice del 16mo Concorso Internazionale Tito Schipa di Lecce è stata Musetta nella Bohème della 49ma Stagione Lirica della Provincia di Lecce.
Giuseppe Tommaso. Tenore, interprete del ruolo di un messaggero. Leccese, nel 2009 si esibisce in diversi concerti del Festival della Valle d'Itria, dove ha debuttato in prima italiana con Cendrillon di Pauline Viardot. Tra gli altri ruoli, debutta come Conte di Almaviva ne Il barbiere di Siviglia di Rossini con l'Orchestra Saverio Mercadante di Altamura e Alfredo ne La traviata di Verdi con il Circolo delle Quinte. Dal 2012 è sotto la guida del tenore Salvatore Cordella e nel luglio 2014 viene premiato al Festival Internazionale Delle Arti di Lecce conseguendo il Lyrical Emerging Voice Award 2014. Vincitore del concorso Ottavio Ziino 2014, è premiato con una tournée in Brasile organizzata dal Teatro San Pedro. L’anno successivo, canta il ruolo del Conte Almaviva ne Il barbiere di Siviglia di Rossini al Teatro Argentina di Roma. Tra gli impegni più recenti, ricordiamo Alfredo ne La traviata e Arlecchino in Pagliacci all'Opera Toulon, Arturo in Lucia di Lammermoor al San Carlo di Napoli e all’Opera di Trieste, Alfredo ne La traviata all’Opera Nazionale di Tirana e al Teatro Politeama di Lecce, Eustazio in Armida all’Opera di Montpellier. Nel 2017 vince il concorso Toti Dal Monte e debutta come Edgardo in Lucia di Lammermoor nei teatri di Treviso e Ferrara sotto la direzione di Sergio Alapont e la regia di Francesco Bellotto. In seguito debutta come Duca di Mantova in Rigoletto, e Cassio in Otello al Ravenna Festival (con la regia di Cristina Muti) e al Teatro del Giglio di Lucca; torna all’Opera di Tirana come Rodolfo ne La bohème. Nel 2020 canta come Alfredo ne La traviata, al Luglio Musicale Trapanese, e debutta al Palais Garnier di Montecarlo ne I due Foscari di Verdi insieme a Placido Domingo, Anna Pirozzi e Francesco Meli. Nel 2022 debutta come protagonista nella prima assoluta di Amorosa presenza di Nicola Piovani al Teatro Verdi di Trieste per la regia di Chiara Muti. Nel 2024 è stato Gherardo in Gianni Schicchi della 49ma Stagione Lirica della Provincia di Lecce.

RIGOLETTO
Il secondo titolo in cartellone è Rigoletto, un altro capolavoro scaturito dalla creatività del genio di Busseto. Le tre rappresentazioni si terranno al Teatro Politeama Greco il 5, 6 e 7 dicembre. La profondità psicologica dei personaggi è notevole, inclusi quelli secondari che Verdi riesce a delineare sviluppando una trama ricca di colpi di scena, capace di creare suspense sin dalle prime battute. L’opera è tratta dal dramma di Victor Hugo Le roi s’amuse, da cui Francesco Maria Piave ha ricavato il libretto. Amor filiale, vendetta, tradimento sono i temi che si intrecciano nel corso della vicenda, che vede come protagonisti Rigoletto, buffone di corte, sua figlia Gilda e il Duca di Mantova. Condizione comune a tutti loro è la menzogna; tutti hanno qualcosa da nascondere e tutti corrono verso la propria perdizione.
L’allestimento, curato da Alfredo Troisi, presenta un’originale trasposizione temporale ambientando l’opera negli anni ‘50 del secolo scorso. La regia è di Alessio Pizzech. che ha trovato ispirazione dalla figura del Servo Rigoletto del film “Novecento” di Bernardo Bertolucci. L’intento è quello di far emergere la dimensione della stratificazione sociale in una sorta di racconto popolare, dove gli umili nel tentativo di compiacere i potenti, diventano a loro volta vittime di questo meccanismo da essi stessi generato.
La pianura padana è lo sfondo emotivo, la natura che in essa si manifesta e la tempesta finale diventano il punto più alto, la simbologia di quel tumulto dell’anima che domina i personaggi e li fa divenire vittime di sé stessi, dei propri desideri e delle proprie passioni.
ARLECCHINATA E PAGLIACCI
La Stagione proseguirà con un dittico composto dall’intermezzo giocoso Arlecchinata di Antonio Salieri, di cui ricorre il bicentenario della sua scomparsa, e Pagliacci, l’opera più famosa di Ruggero Leoncavallo. “L’idea di creare questa combinazione inedita nasce dalla consapevolezza che il teatro deve essere luogo di sperimentazioni, contrasti, diversità che convivono e ciò è abbastanza evidente in questa scelta culturale. Mondi, epoche e stili completamente differenti e soprattutto a separare i due compositori sono i fruitori delle loro composizioni. La media e alta aristocrazia viennese di fine Settecento per Salieri e la borghesia del nuovo stato italiano per Leoncavallo”, spiegano di direttori artistici Giandomenico Vaccari e Maurilio Manca. “Ciò che in un certo modo accomuna i due titoli è la stessa visione del mondo delle maschere come specchio deformato della vita e della realtà e lo spettacolo inedito prenderà le mosse proprio da questo per svilupparsi e biforcarsi nelle due drammaturgie”.
Il dittico sarà rappresentato il 19 e 21 dicembre con un nuovo allestimento di Alfredo Troisi, realizzato grazie ad una coproduzione fra Provincia di Lecce e Cultural-Conference Center of Heraklion (Isola di Creta - Grecia), nell’ambito del progetto avviato l’anno scorso che mira a collegare la Stagione Lirica con i teatri dell’Est Europa. A firmare la regia saranno Fredy Franzutti, per Arlecchinata, e Giandomenico Vaccari per Pagliacci.
MARIA DE BUENOS AIRES
La Stagione si chiuderà con un altro titolo inconsueto. Si tratta dell’opera tango Maria De Buenos Aires di Astor Piazzolla, sui versi di Horacio Ferrer, che debuttò al Teatro Colon di Buenos Aires l’8 maggio del 1968, data non casuale visti i temi affrontati nella composizione dai due artisti e il periodo così denso di tensioni sociali prevalentemente giovanili in tutto il mondo. L’opera, costruita su un mix di tradizione “tanghera”, jazz e musica contemporanea, unisce sacro, profano e fantastico raccontando la doppia essenza di una prostituta proveniente dalla periferia della capitale argentina. Nella prima parte Maria appare in vita e comincia il suo viaggio nella conoscenza del mondo che poi continuerà da morta, verrà uccisa nel primo atto, sotto forma di Ombra de Maria.
Lo spettacolo è una nuova produzione della Provincia di Lecce con la regia di Giandomenico Vaccari, le scene di Giacomo Callari e le immagini multimediali di Leandro Summo. Maria de Buenos Aires è rappresentata in forma innovativa tramite l’uso continuo ed articolato di immagini multimediali che hanno la funzione di espandere esponenzialmente le possibilità espressive e narrative dello spettacolo. Lo scopo registico e scenografico è quello di raccontare l’opera armonizzando ciò che viene mostrato esteticamente con ciò che anima e muove la struttura drammaturgica dell’opera. Maria de Buenos Aires andrà il scena il 29 e 30 dicembre al Teatro Apollo a Lecce.
Per facilitare ulteriormente la fruizione degli spettacoli, inoltre, sarà effettuata la proiezione del testo del libretto mediante sopratitoli, in modo da rendere comprensiva la parola cantata. Inoltre, i programmi di sala sono a cura di Fabiola Carlino.
IL CONCERTO DEDICATO A TITO SCHIPA
E I VINCITORI DEL 17° CONCORSO INTERNAZIONALE PER GIOVANI CANTANTI LIRICI

Sempre il Teatro Apollo ospiterà il 22 dicembre il Concerto dedicato a Tito Schipa per il sessantennale della morte, a cui parteciperanno alcuni dei vincitori del 17° Concorso Internazionale Tito Schipa per giovani cantanti lirici, che si è tenuto, in collaborazione con l’Associazione Amici della Lirica Tito Schipa, nei giorni 27, 28, 29 ottobre.
Il Concorso Schipa è stato abbinato a tre titoli della Stagione Rigoletto, Arlecchinata e Pagliacci, di cui i candidati provenienti da diverse nazioni si sono contesi i ruoli. Al termine di tre fasi (eliminatoria, semifinale e finale) durante le quali i giovani cantanti hanno espresso il proprio talento artistico, la Commissione giudicatrice, presieduta dal soprano Donata D’Annunzio Lombardi, ha proclamato i vincitori.
Per Rigoletto: il baritono Antimo Dell’Omo si è aggiudicato il ruolo del titolo; il soprano Giada Borrelli il ruolo di Gilda; il baritono Eduardo Martinez il ruolo di Marullo; il tenore Giorgio Errico il ruolo di Borsa; il mezzosoprano Esterina Esposito il ruolo di Giovanna; il mezzosoprano Rosaria Miglionico il ruolo della Contessa di Ceprano.
Per Arlecchinata: il soprano Giada Borrelli ha vinto il ruolo di Colombina; il tenore Silvio Silvestro Barca quello di Arlecchino; il baritono Carlo Sgura il ruolo di Brighella.
Per Pagliacci: al soprano Simona Pia Ritoli è stato assegnato il ruolo di Nedda; al baritono messicano Eduardo Martinez quello di Silvio; al tenore cinese Shuai Liu il ruolo di Peppe.
Inoltre, al baritono Eduardo Martines è stato attribuito il premio speciale per il ruolo di Valentine nel Faust di Gounod dal Teatro di Stara Zagora in Bulgaria
Sono state assegnate borse di studio dall’Accademia Adalo a Francesca Therese Prontera, Rossella Bianco, Giorgio Errico, Irene Maccolini e Shuai Liu.
Il Concorso Tito Schipa, istituito nel 1984 ad opera dell’Associazione Amici della Lirica, con il duplice intento di tenere viva la memoria del celebre tenore leccese nella sua città natale e di scoprire e valorizzare il talento dei giovani, annovera fra i suoi vincitori nomi noti nel panorama lirico internazionale, fra cui Fabio Armiliato, Giuseppe Sabbatini, Fabio Sartori, Saimir Pirgu, Mariangela Sicilia. Dal 2022 è parte integrante del progetto Stagione Lirica come importante attività collaterale, unitamente al Laboratorio Opera Giovani per la realizzazione di Arlecchinata.
“OUVERTURE”

Anche quest’anno, fra le iniziative collaterali, sarà data particolare attenzione all’attività di divulgazione della conoscenza delle opere, attraverso “Ouverture”, ciclo di conferenze di introduzione ai titoli in cartellone ai quali saranno presenti anche gli artisti.
I primi due appuntamenti dedicati alle opere verdiane Aida e Rigoletto si terranno rispettivamente presso il Foyer del Politeama il 6 novembre, alle ore 18.30 e il 4 dicembre (ore 18.30), a cura del critico musicale Eraldo Martucci. Il calendario delle altre conferenze è in corso di definizione.
“STUDENTI ALL’OPERA”

Altrettanto rilievo riveste il progetto “Studenti all’Opera”, rivolto alle scuole di primo e secondo grado delle province di Lecce, Brindisi e Taranto che punta a sollecitare l’interesse dei giovani per il teatro musicale. Agli studenti è offerta l’occasione di assistere alle prove didattiche e prove generali degli spettacoli e anche alle recite serali con biglietti a costo ridotto.
Si intende, così, rafforzare il dialogo con le istituzioni scolastiche per promuovere le realtà culturali del territorio. La musica lirica non è soltanto uno spettacolo, ma un patrimonio di cultura e bellezza che merita di essere scoperto fin dall’età scolare. L’obiettivo principale è quello di far crescere ragazze e ragazzi come giovani appassionati e consapevoli del valore universale dell’opera lirica. Le tradizioni liriche musicali italiane, frutto di una storia secolare e di una straordinaria influenza nel mondo, costituiscono un tesoro da tramandare, proteggere e vivere, soprattutto attraverso l’entusiasmo delle nuove generazioni. Da questa visione è nato il progetto didattico “Studenti all’Opera”, edizione 2025”, un percorso che accompagna gli studenti alla scoperta del teatro e della musica lirica, avvicinandoli non solo all’ascolto, ma anche alla comprensione del complesso processo creativo che unisce musica, parola, scenografie e interpretazione. L’iniziativa, già accolta con entusiasmo negli, anni scorsi, suscita curiosità e passione, trasformandosi in un vero viaggio educativo ed emozionale.
Queste le date dei Matinèe 2025 per le scuole:
Aida di Giuseppe Verdi: 4 novembre (prova didattica, ad assistere sarà l’Istituto Comprensivo Bozzano di Brindisi; e 5 novembre (prova generale, tutti i posti esauriti, compreso il loggione): in sala gli studenti di 9 Istituti: Comprensivi De Amicis Lecce, Futura Matino, Don Bosco Di Grottaglie, Geremia Re Leverano, Peppino Impastato Veglie, Via Apulia Tricase, Diaz Vernole Castri’, Liceo Pietro Siciliani Lecce e Liceo Artistico e Coreutico Ciardo Pellegrino Lecce.
Per le prossime opere le matiné sono: Rigoletto di Verdi, 3 dicembre (prova didattica,); 4 dicembre (prova generale); Dittico Arlecchinata di Salieri/Pagliacci di Leoncavallo, 16 dicembre (prova didattica); 17 dicembre (prova generale).
Le scuole di ogni ordine e grado delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto possono inoltrare richiesta di partecipazione tramite pec: istruzione.stagionelirica@cert.provincia.le.it. Per informazioni, 0832683378 (Catia Colitta, responsabile del Progetto Studenti all’Opera).
BIGLIETTI
Dove acquistare i biglietti: biglietteria del Teatro, via XXV Luglio, 30 Lecce, 0832-241468 (in orario di apertura biglietteria); online (anche abbonamenti) su https://www.politeamagreco.it; nei punti vendita del circuito Vivaticket. Orario biglietteria Teatro Politeama Greco: martedì e giovedì, ore 10-12 e 18-20; mercoledì, venerdì e sabato 10-12.
