Provincia di Lecce

Procedimenti relativi a pratiche cosiddette “in sanatoria”, ovvero di “regolarizzazione strutturale”, riguardanti interventi per i quali la
procedura di deposito dei calcoli strutturali, sino al collaudo, definita negli agli ex artt. 65, 67 e 93 del D.P.R. n.380/2001 e ss.
mm.e ii. sia stata iniziata e non conclusa o mai iniziata, o, ancora, sopraelevazioni realizzate in assenza dell’autorizzazione ex art.
90 dello stesso D.P.R., riferite ai casi di competenza dell’Ufficio Edilizia Sismica provinciale. Detti procedimenti sono anche indicati
in modo abbreviativo procedimenti “ex art. 94”.
La normativa principale di riferimento per i casi di competenza provinciale è definita al punto 4 della Circolare esplicativa del
Servizio Lavori Pubblici della Regione Puglia prot. n. 63622 del 06/07/2010 pubblicata sul BURP n. 121 del 15/07/2010
(emendata per effetto del principio della doppia conformità strutturale sancito dalla sentenza della Corte Costituzionale n.101 del
29/05/201) e contenuta anche nella Circolare esplicativa approvata con Deliberazione della Giunta regionale della Puglia n.1166
del 26/07/2016.
Per i procedimenti in argomento il combinato disposto del D.P.R. n. 380/2001 e delle disposizioni regionali, per i casi di
competenza dell'Ufficio Edilizia Sismica provinciale, prevede il rilascio di una certificazione di conformità delle strutture della
costruzione esistente alle NTC (provvedimento analogo a quello rilasciato ai sensi dell'art. 94 del D.P.R. n. 380/2001 per gli
interveti eseguiti nelle zone ad alta e media sismicità) e non una semplice attestazione di deposito tardivo del progetto strutturale.
In particolare, il rilascio di detta certificazione di competenza provinciale per gli interventi edilizi riguardanti la parte strutturale delle
costruzioni per i quali la procedura di deposito dei calcoli strutturali, sino al collaudo, definita negli agli ex artt. 65, 67 e 93 del
D.P.R. n.380/2001 e ss. mm.e ii. o la richiesta di certificazione prevista all’art. 90 del D.P.R. n. 380/2001, siano state iniziate
e non concluse o mai iniziate, è previsto per i seguenti casi.
a) Accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 relativo ad interventi che interessano le strutture della
costruzione. In tal caso il rilascio della certificazione di conformità delle strutture della costruzione esistente è rilasciato previa
verifica della conformità delle stesse strutture sia rispetto alle Normative tecniche vigenti all’epoca della realizzazione
dell’intervento in assenza del necessario titolo abilitativo edilizio o in difformità ad esso, sia rispetto alle N.T.C. vigenti alla data
di presentazione dell’istanza ex art. 36 D.P.R. n. 380/2001 allo S.U.E. comunale (criterio della doppia conformità strutturale –
cfr. sentenza della Corte Costituzionale n.101 del 29/05/2013).
b) Interventi edilizi eseguiti con regolare titolo edilizio abilitativo qualora l'inizio dei lavori sia avvenuto dopo il 29/09/2009, data di
entrata in vigore dell'obbligo di calcolazione con criteri antisismici delle strutture (caso denominato “C” nella Circolare
1166/2016) ;
c) Interventi edilizi eseguiti con regolare titolo edilizio abilitativo dell'immobile con lavori iniziati prima del 29/09/2009, ma per i
quali siano intervenute, in data successiva, modifiche di entità tale da non poter essere ricomprese tra le cosiddette “opere
minori” individuate con la Deliberazione Giunta regionale n.1309 del 03/06/2010 (caso denominato “D – sub a” nella Circolare
1166);