Scheda Procedimento – Autorizzazione unica alla realizzazione ed esercizio di nuovi impianti di gestione rifiuti o di varianti a quelli esistenti

Autorizzazione unica alla realizzazione ed esercizio di nuovi impianti di gestione rifiuti o di varianti a quelli esistenti

Breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utili

Il procedimento riguarda il rilascio dell'autorizzazione unica alla realizzazione/esercizio di nuovi impianti per il recupero e lo smaltimento di rifiuti, o di varianti sostanziali in corso d'opera o esercizio, ai soggetti che effettuano questa attività.

Come fare
Gli interessati devono presentare alla Provincia un'istanza corredata da progetto contenente gli elementi necessari per avviare e concludere il procedimento tecnico-amministrativo di autorizzazione alla realizzazione e alla gestione del relativo impianto.

Il progetto deve: essere firmato da professionisti iscritti ad Albo professionale (ingegneri, architetti, ecc.), secondo quanto previsto dalle leggi in materia e dalle disposizioni sulle competenze professionali, in relazione alle diverse categorie di opere; essere controfirmato dal proponente; riportare la data di redazione ed il numero di iscrizione; proporre un livello informativo e di dettaglio equivalente almeno al progetto definitivo;
essere corredato dai documenti tecnici previsti dalle disposizioni in materia di urbanistica, salute e sicurezza dei lavoratori, igiene pubblica e tutela ambientale.

Gli elaborati specialistici a corredo della documentazione tecnica devono essere datati e sottoscritti da tecnici abilitati, secondo quanto previsto dalle leggi in materia e dalle disposizioni sulle competenze professionali.
Nel caso di progetti i cui elaborati sono prodotti in versione digitale, i file dovranno essere sottoscritti con firma digitale, così come prescritto nel Decreto Legislativo n. 82/2005 e s.m.i.

In particolare, la documentazione redatta da professionisti iscritti in albi e elenchi professionali, da inviarsi obbligatoriamente nel formato Pdf (possibilmente nella sua versione Pdf/A, particolarmente indicata per l’archiviazione nel lungo periodo del documento elettronico), deve essere firmata digitalmente. La firma digitale costituisce l’unico elemento in grado di garantire provenienza, autenticità e integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici.

E’ obbligatorio, inoltre, sottoscrivere digitalmente tutti gli elaborati tecnici e qualsiasi altro documento allegato alla pratica che, nel corrispondente cartaceo, sarebbe stato necessario firmare.

Non occorre firmare digitalmente i seguenti file: ricevute di versamento, documenti di identità, visure catastali e qualsiasi documento richiesto in copia semplice.

Normativa
D.Lgs. n. 152/2006; D.Lgs. n. 36/2003. D.Lgs. n. 209/2003; L.R. n. 30/86

Unità organizzativa responsabile dell'istruttoria

Politiche di Tutela Ambientale e Transizione Ecologica
Via Botti – Lecce

Dirigente
Fernando Moschettini

Funzionario responsabile
Giorgio Piccinno
Tel. 0832 683 750
email: giorgiopiccinno@provincia.le.it

Ufficio del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale

Politiche di Tutela Ambientale e Transizione Ecologica
Via Botti – Lecce

Dirigente
Fernando Moschettini

Funzionario responsabile
Giorgio Piccinno
Tel. 0832 683 750
email: giorgiopiccinno@provincia.le.it

Ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale

Ufficio del procedimento

Per i procedimenti ad istanza di parte, gli atti e i documenti da allegare all'istanza e la modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni

Non è stata adottata modulistica.
Si rinvia, in linea generale, all’art. 208 del D.Lgs. 152/06.
DOCUMENTAZIONE GENERALE 1. Relazione generale tecnico – descrittiva La relazione generale tecnico – descrittiva deve fornire gli elementi atti a dimostrare la rispondenza del progetto alle finalità dell’intervento. In particolare, deve riportare almeno le seguenti informazioni: − Identità e/o ragione sociale del soggetto proponente. − Descrizione dell’attività che si intende svolgere. − Informazioni relative all’ubicazione dell’impianto, alla viabilità circostante ed alla superficie interessata, nonché alla destinazione d’uso dell’area con riferimento al P.R.G. vigente specificando altresì se il progetto richiede o meno variante al medesimo strumento urbanistico. − Dimostrazione di non assoggettamento del progetto alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale o di Autorizzazione Integrata Ambientale previste dalla normativa vigente. − Individuazione degli Enti competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, concessioni, autorizzazioni e assenzi comunque denominati, necessari per la realizzazione dell’impianto. − Identificazione delle operazioni di recupero e/o smaltimento che si intende effettuare con specifico riferimento al D.Lgs. n. 152/06 (specificazione delle attività codificate agli allegati B e C degli Allegati alla Parte quarta). − Dati relativi ai rifiuti sottoposti alle operazioni di cui al punto precedente: per ciascuna operazione dovranno essere indicati i codici CER, con relative denominazioni, lo stato fisico, i quantitativi massimi stoccabili sia in ingresso che in uscita nonché i quantitativi massimi (giornalieri e annuali)trattabili (n.b. i quantitativi stoccabili e/o trattabili vanno indicati in tonnellate; solo per rifiuti liquidi potranno essere forniti i valori in metri cubi). Le informazioni sui rifiuti oggetto di recupero e/o smaltimento saranno riassunte su tabelle di sintesi, da allegare sia in cartaceo, sia su supporto informatico. − Informazioni relative alle procedure di accettazione, pesatura e caratterizzazione dei rifiuti in ingresso. − Informazioni circa le risorse utilizzate comprese acqua ed energie (fonte di approvvigionamento idrico diversa dall'acquedotto pubblico). − Dati relativi agli eventuali rifiuti derivanti dalle operazioni di recupero e/o smaltimento: per ciascuna operazione dovranno essere indicati i codici CER, con relative denominazioni, lo stato fisico, le modalità di gestione degli stessi con l’indicazione delle destinazioni finali. − Descrizione delle modalità di effettuazione delle operazioni di recupero e/o smaltimento allegando schemi di principio, diagrammi di flusso, disegni schematici dei processi adottati e bilanci di massa. − Informazioni relative ai controlli di processo, ai criteri ed alle modalità di miscelazione ed omogeneizzazione dei rifiuti da trattare (ove consentite), alle modalità e le frequenze dei campionamenti e delle analisi dei rifiuti trattati a seconda della destinazione (recupero e/o smaltimento). − Descrizione delle caratteristiche tecniche e di funzionamento delle opere civili, dei macchinari e degli impianti elettromeccanici utilizzati per le operazioni di recupero e/o smaltimento da effettuare. − Descrizione delle caratteristiche costruttive delle aree di stoccaggio e delle aree dove vengono svolte le operazioni di recupero e/o smaltimento, dei sistemi ed delle attrezzature utilizzate per la movimentazione dei rifiuti e per il contenimento degli eventuali sversamenti accidentali. − Descrizione delle caratteristiche tecniche e dimensionali e dei criteri di dimensionamento del sistema di raccolta e di smaltimento delle acque reflue e meteoriche e relativo punto di scarico. − Determinazione delle emissioni in atmosfera previste, distinte per categorie omogenee di rifiuti trattati, descrizione delle caratteristiche tecniche, e dati dimensionali dei presidi e degli impianti di abbattimento di progetto previsti per contenere le stesse emissioni nei limiti stabiliti dalla normativa vigente. − Individuazione delle eventuali materie prime utilizzate e/o dei prodotti ausiliari, quali additivi, reagenti, combustibili ecc..., specificando modalità di rifornimento, di stoccaggio e di utilizzo degli stessi ed indicando i quantitativi annui e di stoccaggio massimi previsti. − Individuazione delle cause di pericolo per la salute degli addetti (polveri, fumi, nebbie, gas, rumore, vibrazioni, microclima, ecc...) e degli interventi previsti per ridurne l’esposizione. − Indicazione delle eventuali opere di mitigazione ambientale, nonché degli interventi di ricomposizione e riqualificazione dell’area, da effettuarsi a seguito della dismissione dell’impianto in osservanza delle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti. Nel caso di dismissione e riconversione dell’area, il ripristino ambientale dovrà avvenire previa verifica dell’assenza di contaminazioni o, in caso contrario, bonifica da attuare con le procedure e le modalità indicate dalla normativa vigente in materia di bonifica di siti inquinati. − Individuazione dell’importo della garanzia finanziaria da prestare, ai sensi dell’art.208 del D.Lgs.152/06, per l’esercizio dell’attività, calcolata sui quantitativi di rifiuti destinati allo stoccaggio o alla lavorazione (la garanzia finanziaria è da prestare solo al momento di effettivo inizio della attività). 2. Relazione geologica La relazione geologica deve comprendere, sulla base di indagini geologiche ed idrogeologiche, nonché di prove geotecniche in situ e/o in laboratorio, almeno le seguenti informazioni: − descrizione del modello geologico - tecnico e stratigrafico del sottosuolo con identificazione delle formazioni litologiche presenti e dei relativi aspetti strutturali; − caratterizzazione geotecnica del sottosuolo; − studio idrogeologico con identificazione e caratterizzazione degli acquiferi e schema della circolazione idrica superficiale e sotterranea, nonché individuazione di sorgenti, pozzi ed altri punti di captazione delle acque sotterranee; − determinazione della conducibilità idraulica dei terreni e delle rocce, nonché del grado di vulnerabilità degli acquiferi; − determinazione del livello di pericolosità geologica e descrizione del comportamento meccanico del sottosuolo a seguito della realizzazione delle opere. La relazione deve essere corredata dagli elaborati grafici illustrativi delle informazioni sopra riportate, comprese le carte e le sezioni geologiche, nonché dalla documentazione relativa alle indagini ed alle prove in situ e/o in laboratorio. Le indagini e le prove di cui sopra potranno riferirsi a dati di carattere storico e di esperienza locale ed, eventualmente, ai risultati di campagne appositamente eseguite per lo specifico progetto; in quest’ultimo caso gli stessi dovranno essere regolarmente sottoscritti dal responsabile dell’esecuzione delle prove. 3. Relazione di compatibilità ambientale I progetti degli impianti per lo smaltimento ed il recupero di rifiuti, qualora non assoggettati alla valutazione di impatto ambientale, devono essere corredati da una relazione di compatibilità ambientale contenente le seguenti informazioni, in quanto compatibili con l’impianto da realizzare: − descrizione dei potenziali impatti ambientali, anche con riferimento a parametri e standard previsti dalla normativa ambientale, nonché ai piani di utilizzazione del territorio; − rassegna delle relazioni esistenti tra il progetto proposto e le norme in materia ambientale; − descrizione delle misure previste per eliminare, ridurre e se possibile compensare gli effetti sfavorevoli sull’ambiente. 4. Relazione previsionale di impatto acustico In attuazione della Legge n. 447/1995, la documentazione previsionale di impatto acustico deve fornire gli elementi necessari per prevedere nel modo più accurato possibile gli effetti acustici derivanti dalla realizzazione di quanto in progetto e dal suo esercizio, nonché di permettere l’individuazione e l’apprezzamento delle modifiche introdotte nelle condizioni sonore dei luoghi limitrofi, di verificarne la compatibilità con gli standard e le prescrizioni esistenti, con gli equilibri naturali, con la popolazione residente e con lo svolgimento delle attività presenti nelle aree interessate. Tale relazione deve consentire: − la valutazione comparativa tra lo scenario con presenza e quello con assenza delle opere ed attività, per la previsione di impatto acustico; − la valutazione dell'esposizione dei recettori nelle aree interessate alla realizzazione di scuole e asili nido, ospedali, case di cura e di riposo, parchi pubblici urbani ed extraurbani, nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere indicate dalla L. 447/95, articolo 8, comma 2, per la valutazione previsionale del clima acustico. 5. Elaborati grafici − Corografia d’inquadramento in scala 1:25.000 con la localizzazione del sito oggetto di intervento. − Estratto della CTR in scala 1:10.000 o 1:5.000 con evidenziati il perimetro dell’area di intervento nonché la presenza di civili abitazioni nel raggio di 300 metri. − Stralcio PRG vigente corredato da NTA. − Estratto mappa catastale con l’individuazione dei mappali interessati. − Planimetria d’insieme in scala rappresentativa (da 1:2.000 a 1:500) con l’indicazione di alcune quote significative, illustrativa dello stato di fatto dell’area interessata, comprensiva degli ingombri dei fabbricati, delle strada limitrofe, delle recinzioni, delle consistenze arboree e delle urbanizzazioni primarie esistenti. − Planimetria d’insieme in scala rappresentativa (da 1:2.000 a 1:500) con l’indicazione di alcune quote significative, illustrativa dello stato di progetto dell’area interessata, con l’indicazione dei nuovi interventi e comprensiva delle distanze dai confini nonché dai centri abitati e/o case sparse, delle fasce di rispetto da strade, autostrade, gasdotti, oleodotti, elettrodotti, cimiteri, ferrovie e beni militari. − Planimetria in scala 1:100 o 1:200 illustrativa delle destinazioni funzionali delle diverse aree e/o manufatti di progetto (layout dell’impianto). − Piante e prospetti relativi ad ogni lato dei nuovi fabbricati con almeno 2 sezioni significative per ciascun fabbricato (1 longitudinale ed 1 trasversale), copertura e particolari costruttivi in scala 1:20. − Planimetria delle reti di raccolta e smaltimento delle acque reflue e delle acque meteoriche in scala 1:100 o 1:200 con indicazione delle pendenze, dei pozzetti di raccolta e degli eventuali altri manufatti, comprese le vasche di prima pioggia, nonché particolari costruttivi in scala adeguata dei singoli manufatti. − Planimetria in scala adeguata con indicazione dei punti delle eventuali emissioni in atmosfera e della relativa rete di convogliamento, nonché particolari costruttivi in scala adeguata dei camini di aspirazione e dei sistemi di abbattimento previsti. − Per gli interventi non assoggettati al preventivo nulla – osta del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, oltre alla dichiarazione del progettista che attesti tale condizione, deve essere predisposta una planimetria in scala 1:100, dalla quale risultino i requisiti minimi di prevenzione incendi da soddisfare (uscite di sicurezza, porte tagliafuoco, estintori, etc..). 6. Documentazione in materia urbanistico – edilizia Al fine di garantire una compiuta valutazione di carattere urbanistico, in considerazione che l’autorizzazione viene rilasciata “a titolo unico”, si richiede la presentazione della seguente comunicazione: − certificato di destinazione urbanistica o attestato di destinazione urbanistica, comprensivo degli eventuali vincoli presenti, rilasciato dal Comune e relativo all’area interessata dall’intervento, con allegata la normativa vigente e quella eventualmente adottata; − planimetrie in scala 1:100 o 1:200 con rappresentazione dello stato di fatto e di progetto. Nello stato di progetto dovrà essere indicata la parte dello stesso conforme al P.R.G. e quella eventualmente in variante al P.R.G. (solo per le procedure che prevedono la possibilità di variare il P.R.G.); − indicazione, relativamente alle opere già realizzate, dei permessi di costruire, concessioni, D.I.A., autorizzazioni, condoni, etc., rilasciati o in itinere con attestazione che le opere evidenziate negli elaborati sono conformi alle norme urbanistiche e che le stesse sono state debitamente autorizzate/condonate dal Comune. 7. Piano finanziario Il Piano finanziario dell’intervento deve comprendere tutte le voci di costo e di ricavo relative alla realizzazione ed alla gestione dell’impianto, in particolare: − costi relativi a spese di investimento per la costruzione dell’impianto, compresi eventuali oneri finanziari e costi per la realizzazione di opere di mitigazione ambientale; − spese per la gestione dell’impianto, calcolate su base annuale, comprese le spese relative al personale ed ai mezzi d’opera utilizzati; − spese generali e tecniche; − ricavi da recupero di materiali ed energia; − oneri derivanti dalla dismissione dell’impianto e spese per la ricomposizione ambientale dell’area; − oneri fiscali previsti dalla normativa vigente; − garanzia finanziaria. Le voci di costo per la costruzione e la dismissione dell’impianto, nonché per la ricomposizione ambientale dell’area devono conformarsi alle indicazioni dell’elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche. 8. Idoneità tecnico-economica Nel caso di soggetto privato va documentato il requisito dell’idoneità tecnico-economica esibendo: − referenze bancarie e/o bilanci e/o estratti di bilanci quando la pubblicazione ne sia obbligatoria in base alla vigente legislazione; − Titoli di studio e professionali dell'imprenditore e/o dei dirigenti dell'impresa, od ente e dei relativi uffici tecnici se esistenti ed in particolare del direttore tecnico e/o del responsabile o dei responsabili della gestione; − organigramma del personale da adibire alla gestione degli impianti (con indicazione del numero addetti e specificazione di mansioni e, ove possibile, postazioni di lavoro). 9. Documentazione amministrativa L’istanza di autorizzazione (ex artt. 208 del D. Lgs. 152/2006) deve contenere: − il codice fiscale e il numero di partita Iva del soggetto richiedente; − copia autentica del titolo di proprietà o di costituzione del diritto di superficie o di leasing immobiliare o di usufrutto per una durata non inferiore a quella per la quale si chiede l'autorizzazione; − certificato d'iscrizione alla competente C.C.I.A.A.; − atto costitutivo e statuto nonché estratto del libro dei soci (solo per le società regolarmente costituite, per i consorzi di imprese e per le cooperative di produzione e lavoro); DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA PER IMPIANTI PARTICOLARI − Impianti di discarica documentazione prevista dagli articoli 8 e 10 del D.Lgs n. 36/2003. − Impianti di demolizione veicoli fuori uso documentazione prevista dall’allegato I del D.Lgs n. 209/2003. − Impianti di stoccaggio e trattamento RAAE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) documentazione prevista dagli allegati 2 e 3 del D.Lgs n. 151/2005.

Uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione degli indirizzi, recapiti telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze

Politiche di Tutela Ambientale e Transizione Ecologica
Via Botti – Lecce

Dirigente
Fernando Moschettini

Funzionario responsabile
Giorgio Piccinno
Tel. 0832 683 750
email: giorgiopiccinno@provincia.le.it

Modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino

Convocazione a Conferenza dei servizi istruttoria; colloquio diretto o telefonico; email certificate (PEC);

Termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante

Termine fissato all’art.208 del D.Lgs.152/06

Procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione

No

Strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel corso del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli

Ricorso amministrativo secondo le disposizioni previste dalla L.241/90. Ricorso giurisdizionale secondo le disposizioni vigenti.

Link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazione
Modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento

L'importo da versare è determinato sulla base delle tariffe stabilite nell'allegato 1, Tabella 3, della Legge Regionale 14 giugno 2007, n. 17.

Nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale

Direttore Generale
Tel: 0832/683401
E-mail: direzionegenerale@provincia.le.it

Allegati

Non è stata adottata modulistica.
Si rinvia, in linea generale, all’art. 208 del D.Lgs. 152/06.
DOCUMENTAZIONE GENERALE 1. Relazione generale tecnico – descrittiva La relazione generale tecnico – descrittiva deve fornire gli elementi atti a dimostrare la rispondenza del progetto alle finalità dell’intervento. In particolare, deve riportare almeno le seguenti informazioni: − Identità e/o ragione sociale del soggetto proponente. − Descrizione dell’attività che si intende svolgere. − Informazioni relative all’ubicazione dell’impianto, alla viabilità circostante ed alla superficie interessata, nonché alla destinazione d’uso dell’area con riferimento al P.R.G. vigente specificando altresì se il progetto richiede o meno variante al medesimo strumento urbanistico. − Dimostrazione di non assoggettamento del progetto alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale o di Autorizzazione Integrata Ambientale previste dalla normativa vigente. − Individuazione degli Enti competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, concessioni, autorizzazioni e assenzi comunque denominati, necessari per la realizzazione dell’impianto. − Identificazione delle operazioni di recupero e/o smaltimento che si intende effettuare con specifico riferimento al D.Lgs. n. 152/06 (specificazione delle attività codificate agli allegati B e C degli Allegati alla Parte quarta). − Dati relativi ai rifiuti sottoposti alle operazioni di cui al punto precedente: per ciascuna operazione dovranno essere indicati i codici CER, con relative denominazioni, lo stato fisico, i quantitativi massimi stoccabili sia in ingresso che in uscita nonché i quantitativi massimi (giornalieri e annuali)trattabili (n.b. i quantitativi stoccabili e/o trattabili vanno indicati in tonnellate; solo per rifiuti liquidi potranno essere forniti i valori in metri cubi). Le informazioni sui rifiuti oggetto di recupero e/o smaltimento saranno riassunte su tabelle di sintesi, da allegare sia in cartaceo, sia su supporto informatico. − Informazioni relative alle procedure di accettazione, pesatura e caratterizzazione dei rifiuti in ingresso. − Informazioni circa le risorse utilizzate comprese acqua ed energie (fonte di approvvigionamento idrico diversa dall'acquedotto pubblico). − Dati relativi agli eventuali rifiuti derivanti dalle operazioni di recupero e/o smaltimento: per ciascuna operazione dovranno essere indicati i codici CER, con relative denominazioni, lo stato fisico, le modalità di gestione degli stessi con l’indicazione delle destinazioni finali. − Descrizione delle modalità di effettuazione delle operazioni di recupero e/o smaltimento allegando schemi di principio, diagrammi di flusso, disegni schematici dei processi adottati e bilanci di massa. − Informazioni relative ai controlli di processo, ai criteri ed alle modalità di miscelazione ed omogeneizzazione dei rifiuti da trattare (ove consentite), alle modalità e le frequenze dei campionamenti e delle analisi dei rifiuti trattati a seconda della destinazione (recupero e/o smaltimento). − Descrizione delle caratteristiche tecniche e di funzionamento delle opere civili, dei macchinari e degli impianti elettromeccanici utilizzati per le operazioni di recupero e/o smaltimento da effettuare. − Descrizione delle caratteristiche costruttive delle aree di stoccaggio e delle aree dove vengono svolte le operazioni di recupero e/o smaltimento, dei sistemi ed delle attrezzature utilizzate per la movimentazione dei rifiuti e per il contenimento degli eventuali sversamenti accidentali. − Descrizione delle caratteristiche tecniche e dimensionali e dei criteri di dimensionamento del sistema di raccolta e di smaltimento delle acque reflue e meteoriche e relativo punto di scarico. − Determinazione delle emissioni in atmosfera previste, distinte per categorie omogenee di rifiuti trattati, descrizione delle caratteristiche tecniche, e dati dimensionali dei presidi e degli impianti di abbattimento di progetto previsti per contenere le stesse emissioni nei limiti stabiliti dalla normativa vigente. − Individuazione delle eventuali materie prime utilizzate e/o dei prodotti ausiliari, quali additivi, reagenti, combustibili ecc..., specificando modalità di rifornimento, di stoccaggio e di utilizzo degli stessi ed indicando i quantitativi annui e di stoccaggio massimi previsti. − Individuazione delle cause di pericolo per la salute degli addetti (polveri, fumi, nebbie, gas, rumore, vibrazioni, microclima, ecc...) e degli interventi previsti per ridurne l’esposizione. − Indicazione delle eventuali opere di mitigazione ambientale, nonché degli interventi di ricomposizione e riqualificazione dell’area, da effettuarsi a seguito della dismissione dell’impianto in osservanza delle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti. Nel caso di dismissione e riconversione dell’area, il ripristino ambientale dovrà avvenire previa verifica dell’assenza di contaminazioni o, in caso contrario, bonifica da attuare con le procedure e le modalità indicate dalla normativa vigente in materia di bonifica di siti inquinati. − Individuazione dell’importo della garanzia finanziaria da prestare, ai sensi dell’art.208 del D.Lgs.152/06, per l’esercizio dell’attività, calcolata sui quantitativi di rifiuti destinati allo stoccaggio o alla lavorazione (la garanzia finanziaria è da prestare solo al momento di effettivo inizio della attività). 2. Relazione geologica La relazione geologica deve comprendere, sulla base di indagini geologiche ed idrogeologiche, nonché di prove geotecniche in situ e/o in laboratorio, almeno le seguenti informazioni: − descrizione del modello geologico - tecnico e stratigrafico del sottosuolo con identificazione delle formazioni litologiche presenti e dei relativi aspetti strutturali; − caratterizzazione geotecnica del sottosuolo; − studio idrogeologico con identificazione e caratterizzazione degli acquiferi e schema della circolazione idrica superficiale e sotterranea, nonché individuazione di sorgenti, pozzi ed altri punti di captazione delle acque sotterranee; − determinazione della conducibilità idraulica dei terreni e delle rocce, nonché del grado di vulnerabilità degli acquiferi; − determinazione del livello di pericolosità geologica e descrizione del comportamento meccanico del sottosuolo a seguito della realizzazione delle opere. La relazione deve essere corredata dagli elaborati grafici illustrativi delle informazioni sopra riportate, comprese le carte e le sezioni geologiche, nonché dalla documentazione relativa alle indagini ed alle prove in situ e/o in laboratorio. Le indagini e le prove di cui sopra potranno riferirsi a dati di carattere storico e di esperienza locale ed, eventualmente, ai risultati di campagne appositamente eseguite per lo specifico progetto; in quest’ultimo caso gli stessi dovranno essere regolarmente sottoscritti dal responsabile dell’esecuzione delle prove. 3. Relazione di compatibilità ambientale I progetti degli impianti per lo smaltimento ed il recupero di rifiuti, qualora non assoggettati alla valutazione di impatto ambientale, devono essere corredati da una relazione di compatibilità ambientale contenente le seguenti informazioni, in quanto compatibili con l’impianto da realizzare: − descrizione dei potenziali impatti ambientali, anche con riferimento a parametri e standard previsti dalla normativa ambientale, nonché ai piani di utilizzazione del territorio; − rassegna delle relazioni esistenti tra il progetto proposto e le norme in materia ambientale; − descrizione delle misure previste per eliminare, ridurre e se possibile compensare gli effetti sfavorevoli sull’ambiente. 4. Relazione previsionale di impatto acustico In attuazione della Legge n. 447/1995, la documentazione previsionale di impatto acustico deve fornire gli elementi necessari per prevedere nel modo più accurato possibile gli effetti acustici derivanti dalla realizzazione di quanto in progetto e dal suo esercizio, nonché di permettere l’individuazione e l’apprezzamento delle modifiche introdotte nelle condizioni sonore dei luoghi limitrofi, di verificarne la compatibilità con gli standard e le prescrizioni esistenti, con gli equilibri naturali, con la popolazione residente e con lo svolgimento delle attività presenti nelle aree interessate. Tale relazione deve consentire: − la valutazione comparativa tra lo scenario con presenza e quello con assenza delle opere ed attività, per la previsione di impatto acustico; − la valutazione dell'esposizione dei recettori nelle aree interessate alla realizzazione di scuole e asili nido, ospedali, case di cura e di riposo, parchi pubblici urbani ed extraurbani, nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere indicate dalla L. 447/95, articolo 8, comma 2, per la valutazione previsionale del clima acustico. 5. Elaborati grafici − Corografia d’inquadramento in scala 1:25.000 con la localizzazione del sito oggetto di intervento. − Estratto della CTR in scala 1:10.000 o 1:5.000 con evidenziati il perimetro dell’area di intervento nonché la presenza di civili abitazioni nel raggio di 300 metri. − Stralcio PRG vigente corredato da NTA. − Estratto mappa catastale con l’individuazione dei mappali interessati. − Planimetria d’insieme in scala rappresentativa (da 1:2.000 a 1:500) con l’indicazione di alcune quote significative, illustrativa dello stato di fatto dell’area interessata, comprensiva degli ingombri dei fabbricati, delle strada limitrofe, delle recinzioni, delle consistenze arboree e delle urbanizzazioni primarie esistenti. − Planimetria d’insieme in scala rappresentativa (da 1:2.000 a 1:500) con l’indicazione di alcune quote significative, illustrativa dello stato di progetto dell’area interessata, con l’indicazione dei nuovi interventi e comprensiva delle distanze dai confini nonché dai centri abitati e/o case sparse, delle fasce di rispetto da strade, autostrade, gasdotti, oleodotti, elettrodotti, cimiteri, ferrovie e beni militari. − Planimetria in scala 1:100 o 1:200 illustrativa delle destinazioni funzionali delle diverse aree e/o manufatti di progetto (layout dell’impianto). − Piante e prospetti relativi ad ogni lato dei nuovi fabbricati con almeno 2 sezioni significative per ciascun fabbricato (1 longitudinale ed 1 trasversale), copertura e particolari costruttivi in scala 1:20. − Planimetria delle reti di raccolta e smaltimento delle acque reflue e delle acque meteoriche in scala 1:100 o 1:200 con indicazione delle pendenze, dei pozzetti di raccolta e degli eventuali altri manufatti, comprese le vasche di prima pioggia, nonché particolari costruttivi in scala adeguata dei singoli manufatti. − Planimetria in scala adeguata con indicazione dei punti delle eventuali emissioni in atmosfera e della relativa rete di convogliamento, nonché particolari costruttivi in scala adeguata dei camini di aspirazione e dei sistemi di abbattimento previsti. − Per gli interventi non assoggettati al preventivo nulla – osta del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, oltre alla dichiarazione del progettista che attesti tale condizione, deve essere predisposta una planimetria in scala 1:100, dalla quale risultino i requisiti minimi di prevenzione incendi da soddisfare (uscite di sicurezza, porte tagliafuoco, estintori, etc..). 6. Documentazione in materia urbanistico – edilizia Al fine di garantire una compiuta valutazione di carattere urbanistico, in considerazione che l’autorizzazione viene rilasciata “a titolo unico”, si richiede la presentazione della seguente comunicazione: − certificato di destinazione urbanistica o attestato di destinazione urbanistica, comprensivo degli eventuali vincoli presenti, rilasciato dal Comune e relativo all’area interessata dall’intervento, con allegata la normativa vigente e quella eventualmente adottata; − planimetrie in scala 1:100 o 1:200 con rappresentazione dello stato di fatto e di progetto. Nello stato di progetto dovrà essere indicata la parte dello stesso conforme al P.R.G. e quella eventualmente in variante al P.R.G. (solo per le procedure che prevedono la possibilità di variare il P.R.G.); − indicazione, relativamente alle opere già realizzate, dei permessi di costruire, concessioni, D.I.A., autorizzazioni, condoni, etc., rilasciati o in itinere con attestazione che le opere evidenziate negli elaborati sono conformi alle norme urbanistiche e che le stesse sono state debitamente autorizzate/condonate dal Comune. 7. Piano finanziario Il Piano finanziario dell’intervento deve comprendere tutte le voci di costo e di ricavo relative alla realizzazione ed alla gestione dell’impianto, in particolare: − costi relativi a spese di investimento per la costruzione dell’impianto, compresi eventuali oneri finanziari e costi per la realizzazione di opere di mitigazione ambientale; − spese per la gestione dell’impianto, calcolate su base annuale, comprese le spese relative al personale ed ai mezzi d’opera utilizzati; − spese generali e tecniche; − ricavi da recupero di materiali ed energia; − oneri derivanti dalla dismissione dell’impianto e spese per la ricomposizione ambientale dell’area; − oneri fiscali previsti dalla normativa vigente; − garanzia finanziaria. Le voci di costo per la costruzione e la dismissione dell’impianto, nonché per la ricomposizione ambientale dell’area devono conformarsi alle indicazioni dell’elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche. 8. Idoneità tecnico-economica Nel caso di soggetto privato va documentato il requisito dell’idoneità tecnico-economica esibendo: − referenze bancarie e/o bilanci e/o estratti di bilanci quando la pubblicazione ne sia obbligatoria in base alla vigente legislazione; − Titoli di studio e professionali dell'imprenditore e/o dei dirigenti dell'impresa, od ente e dei relativi uffici tecnici se esistenti ed in particolare del direttore tecnico e/o del responsabile o dei responsabili della gestione; − organigramma del personale da adibire alla gestione degli impianti (con indicazione del numero addetti e specificazione di mansioni e, ove possibile, postazioni di lavoro). 9. Documentazione amministrativa L’istanza di autorizzazione (ex artt. 208 del D. Lgs. 152/2006) deve contenere: − il codice fiscale e il numero di partita Iva del soggetto richiedente; − copia autentica del titolo di proprietà o di costituzione del diritto di superficie o di leasing immobiliare o di usufrutto per una durata non inferiore a quella per la quale si chiede l'autorizzazione; − certificato d'iscrizione alla competente C.C.I.A.A.; − atto costitutivo e statuto nonché estratto del libro dei soci (solo per le società regolarmente costituite, per i consorzi di imprese e per le cooperative di produzione e lavoro); DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA PER IMPIANTI PARTICOLARI − Impianti di discarica documentazione prevista dagli articoli 8 e 10 del D.Lgs n. 36/2003. − Impianti di demolizione veicoli fuori uso documentazione prevista dall’allegato I del D.Lgs n. 209/2003. − Impianti di stoccaggio e trattamento RAAE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) documentazione prevista dagli allegati 2 e 3 del D.Lgs n. 151/2005.

Data di compilazione

Febbraio 2023