
La scrittura come occasione di crescita umana e condivisione sociale, ma anche come strumento di emancipazione e sensibilizzazione. Con questi intenti, torna a Lecce il Premio Le Muse, confronto internazionale di poesia, narrativa e saggistica.
Oggi, Palazzo Adorno ha ospitato la presentazione della XX edizione, promossa dalle Associazioni Azione Culturale ed Officina Famiglia, con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Lecce e dell’Ufficio della consigliera di Parità provinciale.
Sono intervenuti ad illustrare i dettagli e le finalità dell’iniziativa la consigliera di parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà, che ha fatto parte della Giuria, Enrico Romano, ideatore e fondatore del Concorso letterario con Chiara Armillis.
La cerimonia di premiazione è in programma sabato prossimo 20 settembre, a partire dalle 17, nella sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento, in piazza Tancredi, a Lecce. Quest’anno, il commento musicale è affidato al flautista Gianluca Milanese.
Anche l’edizione 2025 ha registrato un’ampia partecipazione di poeti, scrittori, giornalisti, provenienti da ogni regione d’Italia e dall’estero (Romania, Spagna, Croazia, Belgio, Francia, Argentina, Brasile, Uruguay).
Nato nel 2005 con il nome “Vitruvio - Le Muse”, il Premio, intitolato da quest’anno solo “Le Muse” in onore delle donne, non vuole essere una competizione, bensì un’occasione di partecipazione pubblica e condivisione culturale e uno strumento di promozione del territorio e di valorizzazione di artisti, musicisti e poeti locali.
“E’ un Premio apprezzato per il rigore con cui procediamo, analizzando le opere in modo anonimo. E’ una sorta di contenitore che nasce per far apprezzare in tutto il mondo la bellezza dei contenuti che ogni luogo del nostro territorio provinciale esprime”, ha evidenziato Enrico Romano, fondatore del Premio internazionale.
Il Concorso, inoltre, è un percorso educativo e sociale in quanto aperto anche alla partecipazione gratuita di studenti e studentesse delle scuole di ogni ordine e grado di tutto il Paese. Un aspetto peculiare su cui si è soffermata Chiara Armillis, che ha sottolineato come la poesia possa essere uno strumento di cambiamento sociale.
Per il secondo anno consecutivo, la sezione del concorso “Cambia-menti in versi - quello che le donne dicono”, rivolta ad adulti e studenti, è stata coordinata dalla consigliera di Parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà.
“Questo Premio, molto partecipato da ogni parte del mondo, ha diversi aspetti. In primis, preservare l’identità del territorio e farlo conoscere. Chi partecipa a questa bellissima esperienza ne esce arricchito. Tra i giovani partecipanti abbiamo osservato qualità e ricchezza di contenuti e questo ci fa ben sperare. Dall’analisi delle poesie sul tema della violenza di genere è affiorato un unico filo conduttore: la volontà di liberarsene e di poter vivere senza pregiudizi e stereotipi. La poesia, quindi, è anche mezzo di riflessione ed emancipazione”, ha affermato la consigliera di Parità Antonella Pappadà.
“Utilizzare la parola, invogliare alla lettura e alla scrittura come strumento di consapevolezza sociale, stimolando la riflessione e il dialogo sui temi della giustizia e dell’uguaglianza sono stati i punti contatto e la direzione che la consigliera di Parità ha fornito in qualità di coordinatrice di Cambia-menti in versi di questa edizione ed anche della precedente”, hanno concluso Enrico Romano e Chiara Armillis.
Le sezioni del concorso sono cinque: Libro edito di poesia; Poesia singola edita; Poesia singola inedita; Poesia a tema edita o inedita; Silloge inedita di poesia; Libro edito di narrativa; Saggio breve artistico-letterario, edito o inedito; Studenti (con peculiarità analoghe alle precedenti). Tra i poeti classificatisi al primo posto delle suddette sezioni, la Giuria decreta il/la “Vincitore/trice Assoluto/a”.
Il Premio si articola in tre fasi: la prima è quella della pubblicazione del bando per la partecipazione al concorso; la seconda riguarda il lavoro che viene svolto dalla giuria per la selezione dei componimenti da premiare; la terza fase si completa con la cerimonia di premiazione.
Per questa XX edizione la Giuria del Premio è stata composta da: Moira De Iaco, docente di Didattica delle Lingue Moderne presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (presidente), Antonella Pappadà, consigliera di Parità della Provincia di Lecce, Sandro Chirizzi, docente presso il Giulio Cesare di Brindisi, Chiara Armillis, psicointerprete delle Arti, Enrico Romano, poeta pluripremiato e presidente del Premio Le Muse.