“I due cuccioli di lupo ritratti nelle foto apparse sulla stampa in questi giorni facevano parte di un nucleo familiare monitorato in agro di Mesagne (Brindisi), nell’ambito del “Monitoraggio del lupo nel Salento”, coordinato dalla Provincia di Lecce e che comprende anche un Protocollo d’intesa con gli Enti Parco e si avvale di un nucleo di esperti e di una capillare rete di rilevatori sul territorio con sopralluoghi, immagini con fototrappole, segnalazioni da parte di privati, di Asl, Corpo forestale, Polizia provinciale e della collaborazione con l’Esercito Italiano e con l’Ambito territoriale di caccia.
I due cuccioli sono stati investiti in data 12 agosto 2024 da un camion, sulla strada Mesagne-San Pancrazio. È stato lo stesso camionista a comunicare l’accaduto per un nostro sopralluogo, che si è svolto tempestivamente. La segnalazione è stata fornita dall’associazione venatoria Libera Caccia, che collabora al progetto fornendo dati fondamentali.
Le ferite riportate dai cuccioli, con evidenti lacerazioni, fratture esposte degli arti e delle ossa craniche, abrasioni causate dall’asfalto, ecc., oltre alla posizione delle carcasse al centro strada, non lasciavano alcun dubbio circa la collisione con il veicolo.
Dalla registrazione del primo attacco ad ovini, verificatosi nel 2016, segnalatomi dal CFS di Otranto, gli allevatori a fronte di importanti perdite si sono assunte le proprie responsabilità, adeguando la custodia del bestiame rispetto alla presenza del lupo. Oggi lo stanno facendo i proprietari di animali da compagnia e da lavoro (da tartufo, da caccia), verso i quali si sono rivolte le attenzioni predatorie del lupo, al netto della fauna selvatica regolarmente predata.
Il ritorno del Lupo in Salento, dopo un secolo di assenza, ha prodotto emozione, gioia e rabbia. La Provincia di Lecce per prima ha voluto monitorare il lupo, comprendere il ruolo ecologico, proteggerlo tutelando al contempo allevatori e cittadini. La collaborazione è stata straordinaria, smisurata e trasversale, come solo una specie carismatica quale è il lupo riesce a produrre.
I lupi nel Salento muoiono sulle strade a decine ogni anno, ma nessuno dice nulla, forse perché l’auto la guidiamo tutti.
I dati riportati oggi dalla stampa, riferiti alla situazione nazionale, che indicano il 35,4% delle morti dei lupi per effetto di uccisioni illegali, nulla hanno a che fare con la situazione regionale, in cui le uccisioni di lupo si contano su una mano. Da un’analisi dei dati dei centri recupero fauna selvatica della regione Puglia, solo una percentuale compresa tra l’1% ed il 2% degli animali ricoverati ha ferite da arma da fuoco. Ciò anche grazie al coinvolgimento sulla tematica del lupo che la Provincia di Lecce ha favorito con il suo progetto.
L’unica strada percorribile per la tutela del lupo é il coinvolgimento di tutti, é il lavoro di tecnici di esperienza, dai quali è possibile attingere informazioni precise”.