“Mediterranea” apre a Palazzo dei Celestini: uno spazio culturale che valorizza il patrimonio immateriale del Salento

“A Palazzo dei Celestini si inaugura uno spazio di innovazione sociale, di inclusione e di promozione della cultura euromediterranea, possibile poiché abbiamo messo a disposizione gli spazi al piano terra della sede provinciale, grazie all’Accordo di collaborazione siglato tra Provincia di Lecce, Arti (Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione) e Jata l’associazione vincitrice del bando regionale “Luoghi Comuni”.

Queste le parole di Fabio Tarantino, presidente facente funzioni della Provincia di Lecce, in occasione dell’inaugurazione odierna di “Mediterranea”, il nuovo centro culturale dedicato alla valorizzazione del patrimonio immateriale del Salento, pronto a raccontare la memoria collettiva, la musica, le feste popolari, i saperi artigianali, le storie e i linguaggi che costituiscono l’anima del Salento e le culture che abitano il Mediterraneo.

Si tratta del progetto vincitore di “Luoghi Comuni”, iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI finanziata con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili”, realizzato in collaborazione con la Provincia di Lecce e  ideato da Jata APS, in partenariato con Officina Zoè, Cooperativa Espera, Cooperativa Ventinovenove, Saietta film, ZeroNoveNove Srl, Movidabilia APS, Tarantarte, Bfake, Cicliminimi ETS e Drlst Italia.

Al taglio del nastro odierno sono intervenuti Fabio Tarantino, presidente facente funzioni della Provincia di Lecce, Maria Gabriella Margiotta, assessore alle Attività produttive e Politiche giovanili del Comune di Lecce, Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance strategica della Provincia Lecce, Emanuele Flandoli, presidente Jata APS e Gabriele Polimeno, presidente della cooperativa Ventinovenove. Presenti anche il direttore generale della Provincia di Lecce Andrea Romano e il segretario generale Angelo Caretto.

Il presidente Tarantino ha proseguito: “Questo luogo colorato e coinvolgente, aperto nel cuore della città capoluogo, vuole essere centro divulgatore del patrimonio immateriale del Salento, fatto di musica e danza, arte e artigianato, attraverso la proposta di occasioni “materiali”, come mostre, spettacoli, laboratori e tante altre iniziative. Già attivamente impegnati su questi temi, la nostra collaborazione con i numerosi gruppi coinvolti sarà massima, al fine di veder crescere un nuovo presidio culturale animato da giovani che sia custode attivo e promotore delle tradizioni di un Salento che merita di sempre più attenzione e riscontro a livello nazionale. E crediamo che sia fondamentale che tali scambi, idee, dialoghi partano proprio dall’impegno delle nuove generazioni”.

“Il nostro sogno è creare un luogo che possa fungere sia da vetrina per il patrimonio culturale immateriale di Lecce e del Salento del fermento culturale e artistico che questo territorio esprime e il profondo legame con le sue radici”, ha spiegato Emanuele Flandoli, presidente di Jata, “sia un luogo in cui la comunità artistica e cittadina abbiano l’opportunità di entrare in contatto tra loro ma anche con i movimenti culturali dell’area mediterranea di cui il Salento è al centro”.

“Mediterranea” è anche un info point, ma soprattutto un presidio culturale, in cui cittadini e visitatori potranno orientarsi e scoprire eventi, luoghi, percorsi esperienziali. Tra i servizi offerti informazioni in più lingue (inglese, francese, tedesco), attività settimanali dedicate alla ciclabilità (in collaborazione con Cicliminimi Ets), aggiornamenti e collegamenti con le periferie urbane (col supporto di BFake e 167/B Street) e una piccola boutique di prodotti artigianali e agroalimentari, rappresentativi dell’eccellenza locale.

“È sempre una grande opportunità la creazione di nuovi spazi culturali in una città come Lecce”, ha detto Maria Gabriella Margiotta, assessore del Comune di Lecce, “che ritiene che la cultura sia un patrimonio di pregio. Auguro a Mediterranea di svolgere al meglio il racconto del territorio e dei linguaggi artistici che lo caratterizzano”.