
Sabato 19 luglio, alle ore 20.30, a Scorrano, presso il Museo delle Luminarie, con l’evento “Il futuro della memoria” si ricorderanno le vittime innocenti di mafia, uomini e donne che hanno sacrificato le loro vite per un ideale di libertà, giustizia e senso del dovere.
L’evento, finanziato dalla Regione Puglia, è promosso dalle associazioni Astrea e Casa di Noemi, in collaborazione con quelle Angelica Pirtoli, Meridiani Perduti, La Valigia Blu, e con il patrocinio del Comune di Scorrano e della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce.
Il 19 luglio è una data storica per la Repubblica italiana: dopo 57 giorni dalla strage di Capaci del 23 maggio 1992, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, il 19 luglio l’Italia fu colpita nuovamente con la strage di Via D’Amelio, nella quale perirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Da qui la volontà di costruire una memoria comune con questa iniziativa.
In apertura dell’evento (a ingresso libero), presentato da Fabiana Agnello, giornalista e presidente La Valigia Blu, ci sarà l’esibizione dei bambini di Scorrano con la canzone “Pensa”, organizzata da Astrea, Casa di Noemi e Schola Cantorum Francescana, con circa 200 studenti dell’Istituto Comprensivo di Scorrano. Seguiranno i saluti della presidente dell’associazione Astrea Valentina Presicce, del sindaco di Scorrano Mario Pendinelli e della presidente della CPO Provincia di Lecce Anna Toma.
A seguire, la Compagnia Teatrale Meridiani Perduti, presenterà “La stanza di Agnese” con Sara Bevilacqua. Lo spettacolo parla di Agnese Piraino Leto in Borsellino e narra della sua vita accanto al marito Paolo.
Seguiranno le testimonianze di Nadia Rizzello, sorella di Paola e zia della piccola Angelica Pirtoli, la più giovane vittima di mafia in Italia, uccisa a soli due anni, nel marzo del 1991, poco dopo aver assistito all’omicidio di sua madre; di Lella e Pinuccio Fazio, genitori di Michele, 16 anni, vittima innocente di mafia, colpito a morte la sera del 12 luglio 2001, mentre rientrava a casa, a Bari vecchia; di Matilde Montinaro, sorella di Antonio, caposcorta del giudice Giovanni Falcone, ucciso nella strage di Capaci del 23 maggio 1992. Il corto “Un figlio”, che sarà presentato durante la serata, è dedicato alla figura di Carmela Montinaro, madre di Antonio, liberamente tratto da uno scritto della nipote Elisabetta Zecca, regia di Carmen Giardina, soggetto di Marina Senesi.