Il lupo nel Salento: dati e vademecum per la convivenza grazie al monitoraggio della Provincia di Lecce. La conferenza stampa a Palazzo Adorno

Piano di monitoraggio del lupo nel Salento della Provincia di Lecce: aggiornato il quadro della presenza e della distribuzione della specie sul territorio, che risulta più fitta e puntuale. Per questo è utile divulgare gli atteggiamenti e i comportamenti corretti da assumere rispetto al nuovo scenario, in particolare per chi possiede animali da reddito, da lavoro e da affezione, e per tutti gli amanti dell’outdoor.

Questi dati e il vademecum per costruire una serena convivenza tra uomo e lupo sono il tema di una conferenza stampa che si terrà venerdì 25 ottobre, alle ore 12 a Palazzo Adorno a Lecce e che vedrà impegnati ad illustrare i dettagli il presidente della Provincia Stefano Minerva, il vice presidente con delega ad Ambiente e Paesaggio Fabio Tarantino, il consigliere provinciale con delega ad Agricoltura e Parchi Paolo Greco, il dirigente del servizio Tutela e Valorizzazione ambientale Fernando Moschettini, il comandante della Polizia provinciale Alessandro Guerrieri e il biologo di fauna selvatica Giacomo Marzano, coordinatore dello studio.

Promosso nel 2020 dalla Provincia di Lecce, il monitoraggio ha inglobato anni di ricerca sulla presenza di questo animale a partire dal 2014, e si è arricchito con la sigla di un Protocollo d’intesa con gli Enti Parco. Ciò ha permesso un coordinamento delle azioni e delle attività di campo svolte dal sistema dei Parchi Naturali della Rete Natura 2000, con la guida del biologo di fauna selvatica Giacomo Marzano, incaricato dalla Provincia, e con la collaborazione di un nucleo di esperti.

Tutto grazie ad una capillare rete di rilevatori sul territorio: rilevamento dei segni con sopralluoghi, immagini con fototrappole, immagini e segnalazioni da parte di privati, segnalazioni di Asl, Corpo forestale, Polizia provinciale.

Così con un significativo lavoro di squadra, si è riusciti e si continua a studiare il ritorno del lupo sul territorio agro-silvo pastorale dell’intera provincia, grazie anche alla nuova collaborazione con l’Esercito Italiano e all’adesione dell’Ambito territoriale di caccia.