
Sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale “Animals MDPI” i risultati del “Monitoraggio del Lupo nel Salento”, il progetto promosso e coordinato dalla Provincia di Lecce.
Al progetto promosso da Palazzo dei Celestini partecipano i Parchi e le Riserve naturali della provincia di Lecce e, da quest’anno, anche di Brindisi, l’Esercito Italiano (Poligono militare di Torre Veneri), i Carabinieri Forestali e la Polizia Provinciale. E’ svolto da un team multidisciplinare di ricercatori, afferenti a vari Istituti di ricerca italiani, e da numerosi collaboratori, coordinati dal biologo di fauna selvatica Giacomo Marzano.
Titolo della pubblicazione internazionale è “The boss is back in town: insights on the wolf re-colonization of a highly anthropized and low ungulate density environment” (consultabile al link: https://www.mdpi.com/2076-2615/15/13/1958/pdf).
Gli autori dell’articolo (Lorenzo Frangini, Giacomo Marzano, Alice Comuzzi, Andrea De Giovanni, Andrea Gallizia, Marcello Franchini, Michela Rugge, Marco De Luca, Giuseppe De Matteis, Stefano Filacorda), hanno trattato i differenti aspetti correlati al processo di ricolonizzazione della specie Canis lupus nella Penisola Salentina.
Dopo circa un secolo di assenza causata dalla mano dell’uomo, infatti, il lupo è tornato sul territorio, facilitato dalle mutate condizioni socio-economiche e culturali. Questo fenomeno ha prodotto entusiasmo ed emozione, ma al tempo stesso odio e timore, riaccendendo l’atavico contrasto uomo-lupo.
E’ questo che la Provincia di Lecce ha cercato di comprendere in anni di ricerca sulla presenza di questo animale, a partire dal 2014, confluita poi nel progetto “Monitoraggio del lupo in provincia di Lecce” a partire dal 2020 e con la costituzione anche di un tavolo tecnico permanente e la sigla di un Protocollo d’intesa con gli Enti di gestione di aree protette, ma anche del territorio agro-silvo-pastorale.
L’obiettivo: ottenere dati certi applicabili nella gestione della specie e nella tutela delle attività umane.
Scopo dello studio, in prima battuta, è stato quello di aggiornare le conoscenze sulla distribuzione del lupo nel Salento, fornendo una panoramica delle dinamiche di ricolonizzazione, attraverso undici anni di raccolta dati (2014-2024).
L’area di studio comprende la provincia di Lecce e parte della provincia di Brindisi, per un’estensione complessiva di 3.400 km².
In particolare, sono stati mappati l’areale di distribuzione del lupo nel tempo, nonché l’evoluzione dei nuclei riproduttivi. La prima riproduzione era stata documentata nel 2017 (Marzano et al. 2017, Biodiversity Journal, “The Wolf, Canis lupus Linnaeus, 1758 (Mammalia Canidae): recolonization is still ongoing in Southern Italy: a breeding pack documented through camera traps in the Salento Peninsula.
Attraverso il monitoraggio sistematico sono stati valutati il pattern di attività e la sovrapposizione temporale tra il lupo e le sue prede potenziali.
Sono stati caratterizzati, inoltre, gli elementi principali della dieta, mettendo in luce come il lupo si adatti alle disponibilità alimentari presenti e che, in mancanza delle prede elettive, ripieghi su carcasse ed animali domestici.
E’ stata ancora una volta constatata l’importanza ecologica del lupo, nel ruolo di predatore al vertice della catena alimentare, con funzione di regolatore degli equilibri interspecifici. Si è resa evidente la necessità che gli Enti preposti si assumano la responsabilità di favorire la prevenzione ed il ristoro dei danni agli animali domestici. Indispensabile, infine, il proseguimento dello studio, al fine di approfondire ulteriormente le tematiche affrontate.