E’ tornato a riunirsi questa mattina il Consiglio provinciale di Palazzo dei Celestini.
In apertura di seduta i consiglieri provinciali Paolo Povero ed Antonio Leo hanno presentato una mozione urgente avente ed oggetto “Solidarietà alle donne iraniane”. Illustrata in aula dalla consigliera Povero, la mozione è stata approvata all’unanimità.
Con questo documento il Consiglio provinciale, “anche al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, esprime sostegno e solidarietà a tutte le donne iraniane; condanna la sanguinosa repressione attuata dalle autorità iraniane contro le manifestazioni delle donne che stanno lottando per la libertà e la pari dignità; rivolge un appello alle autorità europee e internazionali affinché l’Occidente assuma una posizione chiara e di netta condanna verso la negazione dei diritti umani e la repressione delle libertà che colpiscono soprattutto le donne”.
La mozione presentata nasce dai recenti eventi accaduti in Iran, dove è dilagata la protesta in seguito alla morte di Mahsa Amini, giovane donna di 22 anni, deceduta il 17 settembre scorso dopo il suo arresto da parte della “polizia morale” perché indossava il velo (hijab) in maniera non appropriata.
“Attivisti e Amnesty International hanno denunciato la morte sospetta della ventiduenne per i maltrattamenti subiti dagli agenti di polizia in caserma e che ormai da giorni le manifestazioni si diffondono a macchia d’olio in Iran, dove le donne scendendo in piazza, bruciano i veli, si tagliano i capelli, e suscitano espressioni di pubblica solidarietà in tutto il mondo, compresa la città di Lecce”, si legge nella mozione.
“Le autorità hanno reagito con il pugno di ferro e finora, durante la repressione delle proteste da parte delle forze di sicurezza iraniane, sarebbero morte decine di civili, tra cui la ventenne Hadis Najafi, un’altra ragazza simbolo della protesta, uccisa durante una manifestazione a Teheran; in Iran, dall’inizio delle proteste, i più popolari canali social sono stati bloccati e le connessioni ad internet sono state rallentate per non permettere ai manifestanti di inviare video e foto delle repressioni; le donne iraniane non si sono arrese ed hanno riempito le strade e le piazze trascinando giovani e uomini al loro fianco, trasformando la protesta per le violenze subite in una denuncia del regime contro la repressione delle libertà individuali”.
In ragione di tutto ciò “il riconoscimento dei diritti delle donne è sempre un problema globale e non si può tollerare un’ideologia basata sul controllo dei corpi delle donne e della loro funzione nella società”, conclude la mozione.
Nel corso della seduta, infine, il Consiglio ha approvato all’unanimità il Bilancio Consolidato, Stato Patrimoniale e Conto Economico al 31 dicembre 2021.