Un convegno internazionale, seminari ed incontri, una mostra, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti, proiezione di film tra Palazzo dei Celestini, l’ex Convitto Palmieri, il Museo provinciale Castromediano, il Convento degli Agostiniani, l’Università del Salento. Saranno queste i diversi luoghi che ospiteranno a Lecce la VII edizione del Sabir Festival, in programma da domani, giovedì 28 ottobre, fino a domenica 30 ottobre.
Il prestigioso evento nazionale è promosso da ARCI (Associazione eicreativa culturale italiana), insieme a Caritas Italiana, ACLI (Associazione cristiana lavoratori italiani) e CGIL, con la collaborazione di ASGI (Associazione studi giuridici sull’immigrazione), Carta di Roma e con il patrocinio della RAI e, tra gli altri della Provincia di Lecce.
Sarà una riflessione sul ruolo che l’Europa può e deve svolgere nello scenario mondiale sui grandi temi delle migrazioni e dell’accoglienza. La presenza di rappresentanti della società civile delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali arricchirà il dibattito per la costruzione di una visione politica, culturale e sociale nel bacino del Mediterraneo, che metta al centro solidarietà, diritti umani e giustizia sociale.
L’apertura del Festival di domani, giovedì 28 ottobre, sarà dedicata alla crisi dell’Afghanistan e alla risposta dell’Italia e dell’Europa, oltre che al tema, particolarmente attuale, del diritto alla salute, soprattutto per le popolazioni più marginalizzate. Sarà la Sala mostre dell’ex Convitto Palmieri, alle 11.30, con l’incontro “Le frontiere dei diritti e la pandemia - Dedicato a Simona Sinopoli” il momento ufficiale dell’avvio del Festival, a cui interverranno Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Stefano Minerva, presidente della Provincia Lecce, Carlo Salvemini, sindaco della Città di Lecce, Daniele Lorenzi, presidente ARCI, Oliviero Forti, Caritas Italiana, Giuseppe Massafra, segretario nazionale CGIL, Serena Pugliese ASGI, Paola Barretta, portavoce Carta di Roma, Emiliano Manfredonia, presidente ACLI, Alessia Rollo, artista, curatrice della mostra InTrance. Durante la presentazione sono previsti collegamenti dalle frontiere interne ed esterne dell’Ue e testimonianze.
Nel corso della tre giorni di dibattiti ed incontri saranno discusse diverse tematiche, tra cui la lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo, le esperienze positive di protezione e inclusione, il diritto d’asilo e l’esternalizzazione delle frontiere, il ruolo dell’informazione nel racconto della migrazione.
Previsti, inoltre, interventi di rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali e internazionali, rappresentanti della società civile, migranti accolti sul territorio pugliese, operatori della comunicazione, attraverso dibattiti, incontri internazionali e di formazione, che si alterneranno ad attività culturali. Inoltre, il Festival offrirà spazi in cui operatori e operatrici dell’accoglienza, dell’informazione e dell’ampia rete dei servizi dedicati a richiedenti asilo e rifugiati, condivideranno strumenti di lavoro, esperienze e informazioni.
La chiusura del Festival sarà sabato 30 ottobre, alle ore 15, presso l’Università del Salento, con un’assemblea delle reti internazionali dal titolo “Il Patto europeo su migrazione e asilo - Strategie di attivazione dalla dimensione locale alla dimensione internazionale”, a cura del comitato promotore di Sabir.
Saranno riportate le conclusioni dei seminari realizzati nei giorni precedenti, formulando proposte per una nuova politica rivolta a migranti e richiedenti asilo, centrata sui diritti umani universali e su politiche di sviluppo sostenibile.