Dire donna: a Lecce il 1° Festival dell’appartenenza e dell’inclusione

Dal 25 al 28 ottobre, Lecce ospita il 1° Festival dell’appartenenza e dell’inclusione, organizzato dall’associazione di volontariato CASA (Comunità Animatori Salesiani) e la Fondazione Div.ergo, da anni impegnate nella promozione di una cultura dalla parte dell’uomo, dell’inclusione e della gratuità, con il patrocinio della Commissione pari opportunità della Provincia di Lecce.

Per questa prima edizione è stato scelto il titolo volutamente provocatorio “Dire Donna” per “sottolineare il danno alla dignità di tutte le donne provocato da una cultura che reagisce ai fatti drammatici di violenza, senza agire” buone pratiche di riconoscimento ed inclusione”. Attraverso un ventaglio di iniziative dislocate in diversi luoghi della città, il Festival vuole contribuire alla costruzione di uno sguardo lucido e approfondito rispetto alle consuetudini culturali che, ancora oggi, spingono le donne ai margini della società, della cultura e dell’economia e ad una riflessione che illumini e guidi i cambiamenti necessari per dare corpo ad una maggiore inclusione e appartenenza. Gli eventi in calendario spazieranno dalla moda al cinema, dall’arte all’impegno civile, dall’imprenditoria alla musica.

Il Festival si aprirà ufficialmente mercoledì 25 ottobre, alle ore 19, nella sala Bernini dell’Hotel Tiziano, a Lecce, con la sfilata di Martino Midali, creatore di “una moda democratica e inclusiva”. I suoi abiti saranno indossati da donne di tutti i giorni, che sfileranno al ritmo delle voci tutte femminili di “Coro a Coro”, laboratorio di canto polifonico in continua evoluzione per donne che amano cantare, ideato e diretto da Rachele Andrioli (ingresso libero).

Dal 26 al 28 ottobre, nel Conservatorio Sant’Anna, dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 21, (ingresso libero) “Donne in movimento”, esposizione dei progetti imprenditoriali di tre donne del nostro territorio (Antonia Di Francesco, Katia Manca, Luciana delle Donne), che promuovono la partecipazione dal basso e l’inclusione di persone spesso ai margini e la mostra collettiva “Le artiste dicono donna” curata da sei artiste salentine (Silvana Russo, Gabriella Legno, Teresa Ciulli, Fiorenza Cacciatore, Luisa Nascosto, Stefania Rizzo) per una passeggiata tra i colori dell’animo femminile.

Giovedì 26 ottobre, alle 18.30, nell’Auditorium del Museo Castromediano, l’incontro con Rayhane Tabrizi, attivista iraniana per i diritti umani e presidente dell’associazione Maanà. Una voce femminile che racconterà la condizione delle donne in Iran, e spingerà a riflettere sull’apporto essenziale dell’universo femminile ad ogni cultura umana. Rayhane Tabrizi, iraniana, un passato da hostess sui voli internazionali, si stabilisce in Italia, dove diventa deal manager di una multinazionale. Qui si impegna nel Terzo settore e nel volontariato, fino a che, nel settembre 2022, le manifestazioni di protesta scoppiate in Iran in seguito alla uccisione della giovane Mahsa Amini la spingono a diventare attivista dei dissidenti iraniani in Italia, organizzando eventi tramite l’Associazione Maanà, da lei fondata, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica occidentale sulla condizione in particolare delle donne iraniane.

Venerdì 27 ottobre, alle 18, in collaborazione con Soroptimist, nella Cavea del Conservatorio di Musica “T. Schipa”, si svolgeranno alcuni incontri con psicologi e psicoterapeuti sul tema della violenza sulle donne e a seguire l’intervento musicale di Ester Ambra Giannelli (violoncello) e Beatrice Mariella Macchia (pianoforte) in collaborazione con il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce.

Sempre venerdì 27 e anche sabato 28, nel Cinema Multisala Massimo, (ore 9.30 per le scuole, ore 19.30 per tutti) la proiezione del film “Profeti” di Alessio Cremonini e a seguire l’incontro in sala e il dibattito con la coprotagonista, l’attrice Isabella Nefar e con la giornalista Susan Dabbous, consulente del regista per il Medioriente, che fu sequestrata dall’ISIS nel 2013 assieme ad altri tre giornalisti.

Sabato 28 ottobre, alle 18.30, nell’Auditorium Museo “S. Castromediano”, Mariangela Cioria e Maria Paglia presentano il libro “Tu s’ femm’na! L’Irpinia delle donne”, in dialogo con A. Capone (Unisalento).

Il Festival si chiuderà sabato 28 ottobre, alle 20.30,al Teatro Apollo, con il concerto dei Radiodervish, la cui musica da sempre celebra l’incontro tra i popoli e l’unità tra le diversità. Nati in Puglia nel 1997 dall’incontro artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, i Radiodervish cantano di uomini e donne appartenenti a spazi, culture e tempi differenti, alla ricerca di varchi e passaggi tra Oriente e Occidente.

Dal 20 ottobre e fino alla fine del Festival, inoltre, alcuni negozi a Lecce espongono la mostra diffusa dal titolo “La strage dei fiori” dedicata da Gianluca Costantini al dramma delle donne iraniane.

Locandina Festival Dire Donna