Plenaria Consulta ambientale della Provincia di Lecce: approvati linee programmatiche, gruppi di lavoro e una mozione

Via libera alle linee programmatiche, a cinque gruppi di lavoro su temi specifici e ad una mozione sulle energie rinnovabili, con cui si punta ad affermare un nuovo modello di produzione e consumo dell’energia basato sulla generazione diffusa e distribuita delle fonti rinnovabili, piuttosto che sui grandi impianti.

Dopo un intenso e articolato confronto online, sono questi, in sintesi, gli importanti risultati della Consulta ambientale della Provincia di Lecce, riunitasi ieri in sessione plenaria a distanza. E’ la seconda volta che questo organismo riunisce la propria assemblea plenaria, composta da amministratori comunali, associazioni ed enti pubblici, dopo la prima riunione del 3 agosto scorso, in cui fu eletto il Comitato esecutivo.

Con quest’ultima seduta, presieduta dal consigliere delegato alla Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente, Fabio Tarantino, coadiuvato da Antonio Bonatesta, e alla quale ha partecipato anche il dirigente del Servizio Antonio Arnò, la Consulta è entrata definitivamente a regime, con l’approvazione della proposta del Comitato esecutivo circa le linee programmatiche e i gruppi di lavoro, espressamente previsti dal Regolamento.

La Consulta ha deciso di canalizzare le proprie energie su cinque gruppi di lavoro specifici, che ricalcano i seguenti ambiti tematici: “Rifiuti ed energia”, “Zone costiere”, “Parchi e aree naturali”, “Tutela del suolo e agricoltura”, “Verde urbano e forestazione”, “Inquinamenti e salute”. Compito di questi tavoli sarà quello di sostanziare nel prossimo semestre le tre principali funzioni poste in capo alla Consulta, cioè quella consultiva e di indirizzo nei confronti degli organi della Provincia e di sensibilizzazione della cittadinanza. I gruppi di lavoro opereranno tramite attività di studio, documentazione e programmazione sulle cinque tematiche individuate.

Soddisfatto per questo ulteriore passo in avanti, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva afferma: “Andiamo dritti sulla strada che va nella direzione di un Salento più verde. La difesa e la valorizzazione dell’ambiente sono una questione strategica per la Provincia di Lecce e sono sempre stati in cima alla nostra agenda, come dimostra anche la più recente iniziativa sul rimboschimento e ampliamento della macchia mediterranea nel territorio, per donare alla comunità salentina almeno cinque polmoni verdi. In questo scenario, la Consulta è un organismo utilissimo, che può affiancarci e sostenere nell’impegno rispetto ai temi ambientali che affronteremo”.

Pur avendo impostato il suo profilo sotto l’aspetto programmatico, la Consulta ha anche riconosciuto l’esistenza di alcune emergenze da affrontare con termini di urgenza, tra cui il consumo di suolo, la forestazione, l’inquinamento da rifiuti e magnetico e le energie rinnovabili.

Il consigliere provinciale delegato alla Tutela e Valorizzazione ambientale, Fabio Tarantino, dichiara: “Posso constatare con grande soddisfazione che tutti gli sforzi compiuto nel corso di quest’ultimo anno per creare e mettere sui suoi giusti binari la Consulta stanno cominciando a dare i primi frutti. Il dibattito della plenaria è stato vero e a tratti anche vibrante, nonostante le difficoltà imposte dalla comunicazione a distanza. Il confronto, largamente produttivo, ha condotto alla pronta approvazione dei gruppi di lavoro e all’individuazione dei temi e delle emergenze su cui canalizzare i nostri sforzi”.

Sul tema delle energie rinnovabili, infatti, la Consulta ha approvato all’unanimità una mozione, presentata da WWF Salento e Italia Nostra – Sezione Sud Salento, in cui si riconosce che il territorio della provincia di Lecce è soggetto “a una vera emergenza costituita dalla pesante invasione di impianti fotovoltaici di grande taglia in aree rurali, con superfici impegnate per centinaia di ettari”, in una situazione caratterizzata da un noto surplus energetico regionale; dalla sofferenza del territorio agricolo, già colpito da xylella; e da una dimensione programmatica di settore ancora debole. Questo contesto restituisce un alto rischio di speculazioni, cui del resto si è assistito più volte negli ultimi anni, e una situazione di alta vulnerabilità del territorio e del paesaggio salentino.

La mozione impegna gli organi provinciali, tra le altre cose, a individuare una task-force tecnico-legale presso la Provincia; completare il quadro di pianificazione locale con un piano energetico provinciale; sollecitare la Regione Puglia e le amministrazioni comunali ad adeguare i propri piani in direzione di un nuovo modello di produzione e consumo dell’energia basato sulla generazione diffusa e distribuita delle fonti rinnovabili, piuttosto che sui grandi impianti.