“A very narrow bridge”: 15 artisti raccontano i mille e un volto di Israele presso il Museo Ebraico di Lecce, promotore e organizzatore dell’evento, con il patrocinio, tra gli altri della Provincia di Lecce.
Giovedì 29 settembre (anticipata dalla conferenza stampa alle ore 17) si aprirà la mostra curata da Fiammetta Martegani, curatrice presso il Museo Eretz Israel, giornalista e scrittrice, con all'attivo diverse pubblicazioni che indagano la vita, l’arte e il cinema israeliani. Prevista la presenza, tra gli altri del presidente Stefano Minerva.
L’appuntamento è alle ore 18, per immergersi in un racconto per immagini di una Israele multiculturale, caleidoscopica, diversa dall'immaginario collettivo. Un altro volto di Israele o, forse, persino altri mille: il Museo Ebraico di Lecce, nato sei anni fa come luogo di incontro e riferimento per scoprire la storia della comunità ebraica vissuta in antichità a Lecce e valorizzarne il patrimonio culturale, porta nel cuore della Giudecca medievale di Lecce l’opportunità di conoscere Israele non solo come luogo di conflitti, ma anche “ponte molto stretto” che, attraverso arte ed estetica, esplora linguaggi e volti, dando nuova voce a questa Terra e a chi la abita.
Sono 15 gli artisti (ebrei e musulmani, uomini e donne, gay e straight, religiosi e agnostici), che rappresentano i numerosi volti di Israele e si esprimono attraverso l’uso della propria lingua di origine: ebraico, arabo, yiddish, e persino ebraico antico trascritto, con l’utilizzo della calligrafia giapponese, da parte di un artista buddista che ha trovato in Israele il proprio tempio spirituale.
Ebrei figli di sopravvissuti all’Olocausto; palestinesi nati a Gaza che hanno dovuto abbandonare la propria terra; ebrei di origine mediorientale cresciuti in uno Stato fondato da ashkenaziti; ebree ortodosse e musulmane che, come donne, cercano di emanciparsi in un mondo di uomini: queste e molte altre sono le difficoltà che gli artisti hanno dovuto affrontare nel corso della loro vita a causa delle loro origini e che hanno superato attraverso l’espressione artistica.
Come scrive la curatrice nel testo introduttivo alla mostra: “Kol Ha'Olam Kulo” (Tutto il mondo intero) è una poesia in lingua ebraica, scritta dal Rav Nachman di Breslov, che recita: "Il mondo intero è un ponte molto stretto e l’importante è non avere paura”.
“A very narrow bridge” è, quindi, una mostra che esplora l’utilizzo dei diversi linguaggi e delle molteplici identità di Israele per superare le proprie paure, personali e collettive, creando un ponte molto stretto tra culture, religioni e persone.
Dopo l’inaugurazione della mostra, ci sarà l’esibizione del duo arpa&violino di Eleonora Carbone e Daniela Aloisi, con degustazione offerta da Melograni Martino e Cantine Leuci.
Nel mese di novembre, poi, una delegazione del Museo Ebraico di Lecce, insieme ad alcuni delegati della Regione Puglia, parteciperanno alle Giornate della Cultura Pugliese presso l’Istituto Italiano di Tel Aviv, dove verranno presentate anche le attività del Museo, al fine di stringere ancor di più il legame instaurato tra queste due realtà culturali.
“A very narrow bridge” è stata realizzata con il contributo di WeAreinPuglia, in partnership con l'Ambasciata d'Israele in Italia e il patrocinio dI UCEI, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Città di Lecce, InfoTab tours, Lecceeventi, Cantina Leuci, Melograni Martino e The Of Music School.
L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria. Per informazioni: 0832247016 (telefono e WhatsApp), info@palazzotaurino.com.