La Giornata della Memoria 2023: il presidente della Provincia Stefano Minerva ha partecipato questa mattina alla cerimonia organizzata dalla Prefettura, nel corso della quale il prefetto Luca Rotondi e altre autorità del territorio, tra cui l’assessore regionale Sebastiano Leo, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, hanno consegnato le Medaglie d’Onore conferite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai familiari di sedici salentini che hanno vissuto la tragica esperienza della deportazione o del lavoro coatto.
“Il dovere che abbiamo da Istituzioni è sostenere la forza educativa di iniziative come quella del Treno della Memoria, capace di contribuire alla crescita dei giovani della nostra terra, rendendoli cittadini del mondo e testimoni di ciò che è stato. La memoria diviene strumento virtuoso. Un ringraziamento ai sindaci e alle amministrazioni della nostra provincia per il lavoro portato avanti per le iniziative organizzate e programmate in questa giornata così importante”, ha detto il numero uno di palazzo dei Celestini Stefano Minerva.
Nello stesso momento la Provincia ospitava nella sua prestigiosa sede la testimonianza di chi è sopravvissuto agli orrori della guerra.
“Mettiamo più E e meno O e nel nostro agire, congiungiamo e non dividiamo. Continuiamo nella cultura di pace, nessun popolo, nessuna Nazione deve rimanere indietro. Dobbiamo essere compatti, condannare le divisioni e promuovere con tutte le nostre forze la cultura della libertà e della democrazia”. Questo il richiamo alla pace con cui Antonio Leo, vicepresidente della Provincia di Lecce, ha accolto questa mattina gli studenti e i docenti che hanno affollato la sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce per l’incontro con Claudio Fano, sopravvissuto alla Shoah, in occasione della ricorrenza odierna della Giornata della memoria.
Erano presenti e hanno portato il loro saluto l’assessore alla Cultura del Comune di Lecce Fabiana Cicirillo e l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Manduria Fabiana Rossetti.
L’iniziativa rientra nel ricco programma della Settimana della Memoria 2023, promossa dal Museo Ebraico, in collaborazione con Provincia di Lecce e Comune di Lecce, con il patrocinio di Regione Puglia e Comune di Manduria, per ricordare le vittime dell’Olocausto, e che si concluderà domenica 29 gennaio, al Museo Ebraico e al MAiDE Art Gallery.
Il direttore del Museo Ebraico di Lecce Fabrizio Lelli, accompagnato dal direttore amministrativo Michelangelo Mazzotta, ha introdotto l’intervento dell’ospite: “Claudio Fano è nato e vive a Roma, sede di una delle più antiche comunità ebraiche del mondo. Siamo grati degli oggetti, facenti parte della sua larga collezione, da lui donati al Museo e che invito tutti a venire a vedere, perché rappresentativi del mondo degli ebrei italiani e romani. Claudio è stato presidente della Comunità ebraica di Roma ed è ora presidente di un’associazione che si occupa del ricordare le vittime dell’Olocausto. Attraverso di lui possiamo apprendere cose importanti della nostra storia”.
Il clou dell’incontro è stata la testimonianza di Claudio Fano, che ha esordito ringraziando e associandosi all’invito alla pace lanciato in apertura. “Ottanta anni fa non sarei potuto entrare in questa sala, fui cacciato anche da scuola, ero considerato un diverso”, ha detto. Ed ha poi raccontato nei dettagli, ad una platea attenta e silenziosa, la sua storia di bambino durante le leggi razziali e l’occupazione tedesca. Le sue parole hanno ricordato la scuola “apartheid”, le costrizioni e le propagande del fascismo sui bambini, le false identità per lui e la sua famiglia, le fughe, la paura, l’ “abitudine” alla guerra”, l’accoglienza da parte dei “giusti”, i vicini che facevano la spia e denunciavano. Tutto il suo prezioso racconto è stato scandito da rari documenti dell’epoca della guerra e della deportazione, mostrati agli studenti anche con il sostegno della figlia Valeria Fano.
Claudio Fano ha poi risposto alle numerose domande e curiosità dei ragazzi e delle ragazze presenti, provenienti dall’Istituto Galilei-Costa-Scarambone, dal Liceo Statale Siciliani, dall’Istituto Oxford e dalla scuola media Ascanio Grandi di Lecce.