Prosegue anche questa settimana, con tre nuovi appuntamenti, il “I Festival Cameristico Internazionale del Capo di Leuca”, organizzato da Eleusi, associazione di promozione sociale, con il patrocinio della Provincia di Lecce, del Consiglio regionale della Puglia e dei Comuni del Capo di Leuca (Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Morciano di Leuca, Presicce-Acquarica, Salve, Tiggiano, Tricase).
Mercoledì 18 agosto, alle ore 21, nel Cortile di Palazzo Ciardo, a Gagliano del Capo, si esibirà il Quintetto Mediterranee, composto da Maurizio Borrega, clarinetto; Antonio De Pascali, oboe; Antonio Giordano Coronese, corno; Matteo Terragno, fagotto; Tommaso Reho, pianoforte.
Venerdì 20 agosto, sempre alle ore 21, nei Giardini Pensili di Palazzo Ducale, a Presicce-Acquarica, sarà la volta del Duo Picci, formato da Arianna Picci, flauto e Modesto Picci, pianoforte.
Domenica 22 agosto (ore 21), a Santa Maria di Leuca, area laterale della Basilica Santuario De Finibus Terrae, il Duo Musio-Licchetta (Cristian Musio al violino e Alessandro Licchetta al pianoforte) si esibirà in un concerto monografico sulle Sonate per violino e pianoforte del 1778 di Mozart.
Inaugurato il 18 luglio scorso, ad Alessano, con il concerto del Maestro Roberto Corlianò, il “I Festival Cameristico Internazionale del Capo di Leuca” vede la presenza di ben quarantotto artisti, per la maggior parte under 35, provenienti dall’Italia (Roma, Chieti, Cosenza, Barletta, Taranto, Valle D’Itria) e dall’estero (Germania, Giappone, Austria).
Il cartellone è articolato in diciotto concerti itineranti con tappa in nove borghi del Basso Salento, fino al 19 settembre. In programma anche due prestigiose masterclass, con il maestro Enrico Facini e con il maestro Pasquale Iannone.
L’associazione Eleusi ha organizzato il Festival con questi obiettivi: diffondere la cultura musicale classica; contribuire all’aggregazione giovanile e formare giovani musicisti attraverso i corsi di perfezionamento con gli artisti che partecipano al progetto; far riscoprire i luoghi storici e naturalistici nei quali si svolgeranno gli eventi; generare una rassegna che possa diventare elemento di pregio della realtà locale; incentivare il turismo e impiegare la categoria dei lavoratori dello spettacolo, particolarmente colpita nell’ultimo anno dalla pandemia.