“Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti, tra i capolavori romantici per eccellenza e opera simbolo del repertorio italiano, è il secondo titolo in cartellone della 47^ edizione della Stagione Lirica di tradizione della Provincia di Lecce, realizzata grazie ai finanziamenti di Regione Puglia e Ministero della Cultura, e con la collaborazione del Comune di Lecce e del Teatro Pubblico Pugliese.
A presentarlo oggi, a Palazzo Adorno a Lecce, Antonio Leo vice presidente della Provincia di Lecce, Paola Povero, consigliera provinciale con delega alla Cultura, Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance strategica, Giandomenico Vaccari e Maurilio Manca, direttori artistici della 47^ Stagione lirica di tradizione della Provincia di Lecce, Alfonso Scarano direttore d’orchestra. Tra gli interpreti principali del cast internazionale dell’opera, erano presenti il soprano Natalia Roman (Lucia), il tenore Riccardo Della Sciucca, il baritono Alexandru Costantin e il basso Ramaz Chikviladze.
La prima di “Lucia di Lammermoor”, che vanta una nuova produzione, andrà in scena nel teatro Politeama Greco di Lecce, domenica 11 dicembre, alle ore 18 e in replica martedì 13 dicembre, alle ore 20.45. Il dramma in tre atti di Donizetti è la seconda opera dopo “Il Barbiere di Siviglia” che, il 4 dicembre scorso, ha aperto la Stagione Lirica 2022, accolto da lunghi applausi e ampio riscontro di pubblico.
Dopo aver portato i saluti del presidente Stefano Minerva, il vicepresidente della Provincia di Lecce Antonio Leo ha evidenziato: “La Provincia di Lecce non poteva augurarsi di meglio. L’avvio è stato davvero scoppiettante. Il Barbiere di Siviglia ha dato risultati entusiasmanti. Non credo che in Italia ci siano enti che riescano ad organizzare una Stagione Lirica in così breve tempo come abbiamo fatto noi. Per questo devo ringraziare tutti coloro che si sono messi a disposizione e hanno lavorato anche di notte. La prima è stato un successo. Questo vuol dire che quando si lavora bene, con passione e con qualità i risultati arrivano. In questo percorso virtuoso noi abbiamo attinto dalle risorse locali, sia per il coro che per l’orchestra. Non abbiamo escluso nessuno. Non abbiamo accettato imposizioni da chi ci ha detto solo noi. Abbiamo detto tutti. Non potevamo permetterci il lusso dopo tanti anni di escludere nessuno. La 47^ edizione sarà ricordata come la ripartenza e come un grande successo. Sono già convinto di questo risultato e sono convinto che il bello debba ancora arrivare”.
La consigliera provinciale delegata alla Cultura Paola Povero ha dichiarato: “La prima è stata veramente favolosa. Ci ha riempito il cuore perché la ripresa di tutte le attività culturali daranno una svolta al nostro Paese. Abbiamo bisogno di cultura. Mi auguro che sia la seconda che la terza opera abbiano lo stesso successo perché sono stupende”.
Il dirigente del Servizio Governance strategica Roberto Serra ha dichiarato: “Questa è la seconda opera che caratterizzerà il percorso che abbiamo lanciato come Provincia di Lecce con il Barbiere di Siviglia, un successo per l’Ente, per il territorio e per tutti gli attori culturali che hanno partecipato con entusiasmo. Con il riavvio della Stagione Lirica dopo sette anni, la Provincia di Lecce ha restituito al territorio un fiore all’occhiello, un gioiello che rappresenta la storia e la tradizione della cultura salentina”.
A dirigere la nuova produzione dell’opera allestita a Lecce, sarà il maestro Alfonso Scarano, direttore principale della Thailand Philharmonic Orchestra a Bangkok, da anni sul podio di grandi orchestre internazionali. “Sono pugliese, sono nato a Taranto e proprio a Lecce, dove mi sono anche diplomato al Conservatorio a 16 anni, ho diretto le mie ultime opere in Italia. Sono stato chiamato per dirigere Lucia di Lammermoor mentre ero a Bangkok in un momento di pausa delle prove e ho subito pensato ‘wow’. E’ un’opera d’impatto. Il pubblico rimane subito colpito dalla forza che emana. Il testo è uno spettacolo della sintesi e poi c’è la musica di questo genio totale che è Donizetti”, ha dichiarato.
A firmare la regia dell’opera Giandomenico Vaccari, (aiuto regista è Alessandro Idonea) che nel suo intervento in conferenza stampa ha anticipato i dettagli della rappresentazione che porterà in scena: “1835, siamo quindi nel cuore del turgore e degli umori romantici. Amore e morte. Questi sono i due grandi topos che governano quest’opera. E’ un’opera assolutamente gotica. Si svolge quasi sempre di notte, nell’oscurità. E’ un’opera violentissima, perché in poco tempo assistiamo ad un omicidio, un suicidio, ad una serie di menzogne, di tradimenti e falsificazioni. Questa è la drammaturgia assolutamente figlia del romanzo di Walter Scott, scritto tra torri, oscurità e violenza, con al centro i due amanti sfortunatissimi e il solito conflitto ed odio secolare tra le famiglie. Il nostro spettacolo rievocherà questo tipo di atmosfere con la bellissima scenografia di Alfredo Troisi, assolutamente scura, affascinante, impressiva. Altrettanto vale per i costumi di questa Scozia un po’ favolistica e persa nel tempo. Il mio sforzo principale come regista, sono al debutto di quest’opera, è quello di fare recitare gli artisti e gli artisti del coro, perché si canta bene se si recita bene. Sfrutterò come regista non solo il palcoscenico, ma anche la platea per aumentare la portata spettacolare della perfomance e cercare anche di coinvolgere ancora di più il pubblico che potrà avrà avere un contatto ravvicinatissimo con alcuni dei protagonisti”.
Il direttore artistico Maurilio Manca ha presentato gli artisti: “E’ importante sottolineare che in un tempo così breve assemblare un cast internazionale non è un’impresa semplice”, ha evidenziato e ricordato, infine, gli appuntamenti del ciclo di conferenze “Ouverture”, realizzate, in collaborazione con l’Associazione Amici della Lirica “Tito Schipa” e l’Associazione Politeama Greco, nell’imminenza del debutto di ciascuna opera. Il prossimo appuntamento sarà sabato 10 dicembre, alle 17.30, nell’Auditorium del Museo Castromediano di Lecce, dove la musicologa Fabiola Carlino presenterà l’opera Lucia di Lammermoor. Nell’incontro, aperto al pubblico, saranno analizzate le principali caratteristiche drammaturgiche dell’opera, la sua fortuna e i principali interpreti. Saranno presenti il direttore d’orchestra, il regista e gli artisti principali.
Lucia di Lammermoor è tra le opere più amate e rappresentate del compositore bergamasco, fin dal suo debutto avvenuto nel 1835 al Teatro di San Carlo di Napoli. Parte del fascino esercitato dall’opera risiede in quel singolare virtuosismo vocale che diviene strumento espressivo di grande efficacia, aprendo la strada alle conquiste drammaturgiche di Verdi.
Dramma tragico in due parti (e tre atti), l’opera s’ispira alla vicenda tratta dal romanzo storico di Sir Walter Scott, The Bride of Lammermoor, adattata a libretto da Salvatore Cammarano. L’azione si svolge in Scozia alla fine del XVI secolo, e intreccia un amore impossibile a giochi di potere e inganni ad essi legati. Una storia semplice, quanto tragica. Lucia Asthon, nobildonna scozzese, si innamora di Edgardo di Ravenswood, nemico della sua famiglia. Quando il fratello Enrico Asthon apprende che la sorella ama Edgardo, la inganna, facendole credere che Edgardo la tradisca, e le fa sposare Arturo Buclaw, nobile scozzese. Lucia acconsente ma, proprio quando firma il contratto nuziale, irrompe Edgardo e, vistosi lui stesso tradito dalla donna amata, la maledice e fugge sconvolto. Lucia, impazzita dal dolore, uccide il marito Arturo, e muore ella stessa. Edgardo, al quale tutto si chiarisce quando è ormai troppo tardi, si uccide sulla tomba degli avi.
Internazionale il cast che salirà sul palcoscenico del Politeama Greco. Nel ruolo della protagonista, debutta a Lecce il celebre soprano Natalia Roman di origine moldava. Dal suo arrivo in Italia nel 2004, ha conquistato, in poco tempo, importanti spazi nel panorama lirico nazionale e internazionale tanto da portarla a cantare con grande successo al Regio di Parma, al Rossini Opera Festival di Pesaro, all’Arena di Verona, al Gran Galà d’Opera a San Pietroburgo.
Accanto a lei, nel ruolo di Edgardo, ci sarà il giovane Riccardo Della Sciucca, considerato uno dei migliori tenori della scena italiana e internazionale, sempre impegnato nei principali teatri. Interprete brillante, nel 2022 ha fatto il suo debutto come Arturo al Salzburger Festspiele nella Lucia di Lammermoor, con la direzione di Daniele Rustioni. In ultimo per il Teatro Fraschini di Pavia è stato Errico Settebellizze in Napoli milionaria di Nino Rota.
Nel ruolo di Lord Enrico Ashton, lo spietato e cinico fratello di Lucia, ci sarà il baritono rumeno Alexandru Costantin, membro dell'Ensemble dell'Opera Nazionale di Bucarest, dove di recente ha cantato Enrico in Lucia di Lammermoor e Marcello ne La bohème, tra gli altri. Completano il cast il tenore leccese Giuseppe Tommaso, nel ruolo di Lord Arturo Bucklaw, lo sposo imposto a Lucia. Nel 2017 Tommaso debutta come Edgardo in Lucia di Lammermoor nei teatri di Treviso e Ferrara ed è Alfredo al Teatro Politeama di Lecce nella Traviata nell’ambito di «Opera in Puglia». Il basso giorgiano Ramaz Chikviladze, che torna a cantare al Teatro Politeama di Lecce, è Raimondo Bidebent, educatore e confidente di Lucia; il mezzosoprano Antonella Colaianni è Alisa, damigella di Lucia. Cristiano Olivieri è Normanno, il capo degli armigeri di Ravenswood.
Dopo Lucia di Lammermoor la programmazione della 47^ Stagione Lirica della Provincia di Lecce proseguirà con Tosca di Giacomo Puccini, che debutterà il 23 dicembre (ore 20.45), con repliche il giorno di Natale, domenica 25 dicembre (ore 18) e il 28 dicembre (ore 20.45).
Tutte le informazioni sulla 47^ Stagione Lirica della Provincia di Lecce sono disponibili sul portale istituzionale www.provincia.le.it .