Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha convocato per martedì 31 maggio, alle ore 11, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce, la Rete solidale dei soggetti socialmente responsabili nella lotta allo spreco alimentare.
Al centro dell’incontro della cabina di regia delle Rete, la presentazione di iniziative di animazione territoriale e dell’avvio di una ricerca statistica sullo spreco alimentare, finalizzata ad individuare possibili strategie per una efficace gestione delle eccedenze alimentare nell’ambito delle imprese della filiera agroalimentare, che coinvolgerà gli 11 Comuni dell’Ambito territoriale di Lecce. Ciò si realizzerà in collaborazione con il gruppo di lavoro permanente in materia statistica, costituito presso la Prefettura di Lecce e composto da Istat-sede Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce e Camera di Commercio di Lecce.
All’incontro sono state invitati i sindaci dei Comuni interessati (Lecce, Arnesano, Cavallino, Lequile, Lizzanello, Monteroni di Lecce, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama, Surbo, Squinzano) e le associazioni di categoria interessate (Confcommercio Lecce, Confindustria sezione agro-alimentare, Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Confesercenti, LegaCoop), con lo scopo di promuovere le attività presso gli operatori economici, in qualità di possibili soggetti donatari.
La Rete è stata costituita (nel dicembre 2020) tra Regione Puglia, Prefettura di Lecce, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Camera di Commercio di Lecce, Università degli Studi del Salento, ASL Lecce, Ufficio Scolastico Territoriale, con lo scopo di fronteggiare il fenomeno degli sprechi, di promuovere e sostenere la lotta contro la povertà e l’esclusione sociale con la raccolta e la redistribuzione dei generi alimentari, anche non idonei alla commercializzazione, ma commestibili, o dei pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione e dalle eccedenze alimentari invendute dalla grande distribuzione, nonché dei prodotti farmaceutici e di altri prodotti di solidarietà sociale.
Alla Rete possono aderire, in qualità di soggetti donatari, fondazioni, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, altri soggetti pubblici e privati, non aventi scopo di lucro e che perseguono la promozione di attività in favore di soggetti in stato di indigenza, di bisogno o di grave disagio sociale. E in qualità di soggetti donatori, imprese, aziende, soggetti economici attivi nel recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari, dei prodotti farmaceutici e degli altri beni a fini di solidarietà sociale.